20 paesi che rappresentano 700 milioni di persone
I paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici hanno creato un nuovo gruppo di pressione per agire in modo più efficace contro il riscaldamento climatico e per mobilitare risorse in loro favore. Si tratta di 20 Paesi, che rappresentano circa 700 milioni di persone, i più poveri e più vulnerabili del mondo, un gruppo speculare a quello del G20, che rappresenta le economie più avanzate del pianeta.
Faranno parte del “Vulnerable 20” (V20): Afghanistan, Bangladesh, Barbados, Bhutan, Costa Rica, Etiopia, Ghana, Kenya, Kiribati, Madagascar, Maldive, Nepal, Filippine, Ruanda, Saint Lucia, Tanzania, Timor Est, Tuvalu, Vanuatu e Vietnam. Obiettivo del V20 sarà quello di “rafforzare la cooperazione e l’azione economico finanziaria per far fronte ai rischi dei cambiamenti climatici e promuovere il passaggio verso un’economia globale a bassi livelli di anidride carbonica. Il gruppo si propone inoltre di “migliorare l’accesso ai mezzi finanziari internazionali per i cambiamenti climatici volti a far fronte a siccità, alluvioni, scioglimento dei ghiacci e livelli del mare crescenti” con la creazione di un meccanismo assicurativo che unisca il pubblico e il privato contro i disastri climatici.
Il gruppo V20 contribuisce ad appena il 2% delle emissioni dei gas effetto serra ma conta in media oltre 50mila morti l’anno dal 2010 dovute alle conseguenze del rialzo delle temperature.
Afp