In ordine sparso e non completo: la guerra; il carovita; l’aumento incontrollato dei prezzi; notizie desolanti su esecuzioni di condanne a morte; situazione socio economica internazionale sempre più instabile; corruzione a tutti i livelli; il lavoro sempre più precario; l’inflazione incombe… e la lista sarebbe davvero infinita e variegata, eppure quando arriva il Natale nessuna situazione ci ferma: i regali si devono fare! Sì insomma, niente ci ferma, magari ci frena, ma neanche tanto. Il Natale è d’obbligo, fare e ricevere regali serve al nostro animo, per stare in pace con noi stessi, in qualsiasi momento storico si stia vivendo. Secondo un noto sito che tratta di economia (affari.it) quasi il 70% degli italiani spenderà meno per i regali di Natale, ma ci saranno. I dati raccolti da Skeepers, leader europeo del customer engagement, rivelano che la spesa media prevista si aggira tra gli 11 e i 30 euro a persona (36%). Il 23% ha messo in conto una spesa tra 31 e i 50 euro, mentre solamente il 17% è disposto a spendere più di 70 euro per i regali di Natale. Poi ci sono i furbi che hanno già acquistato i regali approfittando di giornate di sconti come il black friday e qualcuno (solo l’8%, ma è un dato in crescita) si sta dedicando agli acquisti dei prodotti in seconda mano per risparmiare.
Il risparmio è la parola d’ordine di questo Natale, poiché si cerca di fare economia anche per quanto riguarda le altre spese di questo periodo: pranzi, cene, spostamenti e viaggi.
Sarà un magro Natale? Potrebbe essere, ma siamo adulti, dovremmo sapere che il Natale ha un significato ideologico più profondo, oltre al fatto che ormai la tredicesima – per chi ce l’ha – dura “da Natale a Santo Stefano”, come si dice! Solo due righe per rassicurare i più golosi: il panettone ci sarà. Almeno quello più comune, che si acquista in tutti i supermercati, non ha subito un grande aumento dei prezzi, ma “solo” 10% del rincaro, ovvero al di sotto dell’inflazione generale che purtroppo incide sul carrello della spesa.
Chi non avvertirà invece questa crisi sono i piccoli di casa: già da novembre i negozi di giocattoli sono in fermento, le liste dei desideri si allungano a dismisura e spesso viene esaudita quasi tutta. Natale, però, per quanto sia magico, non significa ricevere necessariamente tutto, ma il giusto che – udite udite – non comporta grandi sacrifici di spesa. Quello in cui il Natale non si risparmia sono le opportunità che offre in gran quantità: trascorrere più tempo in casa, giocare in famiglia, rivedere le persone lontane, condividere un momento, una gioia o anche una malinconia. Stare insieme, dopo anni in cui abbiamo subito una lontananza obbligata, è un’occasione di grandissimo valore. Allora quest’anno dedichiamoci alle cose di valore del Natale, costano sorprendentemente poco e la resa è garantita!
A Natale vi auguriamo di scartare… le cose inutili della vita: buone feste a tutti!
Redazione La Pagina