Il grande protagonista del Natale – dopo Samichlaus ovviamente – è lo stress delle feste e questi sono i giorni in cui arriva ai massimi livelli. La routine giornaliera viene inevitabilmente spezzata da tutti quegli eventi e riti che il periodo esige: bisogna intanto organizzare gli incontri, i pranzi o le cene, con chi ci fa piacere scambiarci gli auguri. Bisogna organizzare questi incontri anche con chi non abbiamo così tanto il piacere di farlo… eh, il dovere non va mai in pausa. Chi ha figli in età scolare o impegnati in qualche attività, deve incastrare bene gli impegni giornalieri e lavorativi, con le cene aziendali o con gli amici e le recite scolastiche o le dimostrazioni delle attività a cui non si può mancare assolutamente.
Per non parlare dei regali, ci cominciamo a pensare dal Black Friday con la scusa degli sconti, che negli anni si è trasformato in Black Weekend e in alcuni casi anche nella Black Week. Lo stratagemma commerciale non è altro che l’apertura delle danze, si comincia a novembre per finire la vigilia di Natale. Nonostante ciò, quest’anno, pare che gli svizzeri vogliano spendere meno. Lo rivela un sondaggio condotto dall’istituto di ricerche di mercato Marketagent, dove dei 1’031 partecipanti della Svizzera tedesca e francese ben il 30% prevede di spendere meno del solito, rispetto al 23% degli interpellati dello scorso anno. Salvo qualche eccezione, la maggior parte della gente non arriva mai alla vigilia pronto con tutti i regali da distribuire, ci sarà sempre un parente che, chissà per quale motivo inconscio, abbiamo dimenticato e ci tocca rimediare proprio gli ultimissimi giorni (o ore) a disposizione
Per fortuna c’è ancora chi apprezza lo shopping natalizio per i negozi o per i mercatini, per gli altri c’è lo shopping online che però non genera meno preoccupazione o ansia. Lo stress che vivono in questo periodo le ditte di spedizione è davvero incalcolabile. Da metà novembre fino a Natale la Posta invia circa 1 milione di pacchi al giorno contro i circa 600’000 “solamente” che vengono spediti in tutti gli altri mesi dell’anno.
Ma i regali vanno messi sotto un albero, uno degli oggetti iconici di questa festività. Bellissimi e maestosi quelli che le città svizzere espongono nelle piazze o nei villaggi, discreti ma deliziosi negli angoli e nelle strade di passaggio o dello shopping, mai trascurate per invitare meglio e prima gli abitanti o i visitatori nell’immersione della festa. Eccolo il grande dilemma: albero vero o albero finto? I punti di Weihnachtsbaumverkauf spuntano magicamente trasformando insospettabili spazi cittadini in temporanei boschi urbani. L’odore degli alberi veri ci inebria e ci invoglia a prenderne uno ben impacchettato e portarcelo a casa. Ma anche la comodità dell’albero finto, da tenere in cantina e averlo a portata di mano, pronto da essere addobbato quando vogliamo, è una allettante possibilità. Le ultime notizie che rallegrano il mercato degli alberi provenienti da boschi svizzeri, riporta il dato che la domanda è in rialzo. Negli ultimi anni, dunque, la gente preferisce l’albero vero, lo afferma Philipp Gut, direttore di IG Suisse Christbaum, l’associazione di categoria dei produttori. Incoraggia il fatto che dopo averci accompagnato per le feste, il nostro albero può essere riciclato, per esempio il modo più semplice è quello di trasformarlo in pacciame, utile per il nostro giardino e le nostre piante, soprattutto nel periodo invernale. Un metodo più sostenibile per avere l’albero di natale vero in casa senza recare alcun eco-danno è l’albero di natale in vaso, ma dobbiamo ricordarci della cura per il resto dell’anno! Non apriamo neanche il discorso sul Presepe, sarebbe troppo, ma davvero troppo complicato venirne a capo.
Tra i grandi stress delle festa natalizie c’è quello degli spostamenti. Per chi vive all’estero è uno dei punti focali di tutte le feste, ne determina la natura e l’economia di questo periodo. A circa una settimana dal natale ormai i giochi sono fatti: o abbiamo già acquistato i biglietti o abbiamo già rinunciato a qualsiasi spostamento. Raggiungere alcune mete nel periodo natalizio dalla Svizzera è ormai diventato proibitivo per molte famiglie. Vale poco anche la regola di acquistare i biglietti con largo anticipo, i giorni festivi sono sempre i più cari. C’è ancora chi sceglie di tornare in famiglia, costi quel che costi, ma c’è anche chi rinuncia a malincuore e ragionevolmente.
Così, a metà dicembre, possiamo tirare le somme di come saranno le nostre feste:
Albero di natale vero o finto? Presepe sì o no? Vi siete lasciati tentare della moda natalizia che spopola negli ultimi anni dell’elfo dispettoso? Shopping tradizionale oppure online? E soprattutto Natale a tutti i costi, o nessuno spostamento per evitare i rincari?
Il periodo delle feste natalizie è il momento più bello e più stressante dell’anno, per fortuna è solo un periodo breve che come arriva passa, però ci mette di fronte a una grande verità che vale in ogni momento: la vita è fatta di scelte e arriva sempre il momento che bisogna farle.
Redazione La Pagina