È possibile godersi le feste stando attenti all’ambiente? Ecco alcuni consigli
Sfatiamo un mito: l’albero di natale più ecologico è quello vero!
Nessuno se lo aspettava, invece è proprio così. Anni e anni di campagne a favore degli alberi di natale finti per combattere il problema della raccolta smisurata degli alberi per scoprire, invece, che contro natura sono proprio gli alberi finti: per produrre un albero di plastica, infatti si consumano circa 20 kg di petrolio, si emettono nell’atmosfera 23 kg di anidride carbonica e servono oltre 200 anni prima che si degradi nell’ambiente. Invece, per ogni ettaro di abeti coltivati, secondo gli studi di The National Christmas Tree Association, si produce ossigeno per 45 persone, con circa 150 ettari, quindi, fornisce ossigeno a circa 7.000 persone. Così sono nati consorzi e ditte che coltivano proprio gli alberi di Natale, un’attività che nello stesso tempo risponde alla richiesta degli alberi decorativi per le feste, produce una gran quantità di ossigeno e protegge in parte dal rischio idrogeologico: i problemi che si vedono a valle, spesso sono causati dallo spopolamento della montagna. Ecco che coltivare alberi di Natale significa anche controllare il territorio, preservarlo dall’abbandono.
Il menu amico dell’ambiente è vegetariano, non esotico e handmade
Anche se ci piace stupire e circondarci di pietanze particolari e ricercate per le feste natalizie, se vogliamo mantenere uno stile green, scegliamo frutta come mandarini, arance, banane e arachidi, che provengono dalla vicina Europa meridionale o sono facili da conservare e vengono trasportati con navi e camion. Evitiamo la frutta che invece arrivano via aerea, come per esempio la frutta esotica, con un impatto molto più pesante sul clima. Ma un altro consiglio per un menù green è quello di non strafare con le pietanze di carne e prediligere invece il consumo di piatti vegetariani. Ma uno dei consigli più importanti è quello di non cedere alla tentazione del cenone già pronto. Cucinare con le nostre mani e per intero il nostro menù natalizio o dell’ultimo dell’anno oltre che più soddisfacente, ci permette di avere una resa della spesa di quasi 50% in più. Inoltre in questo modo è possibile pianificare l’utilizzo di tutte le parti degli ingredienti oltre che consumare tutti quelli che avete in scadenza. L’economia inizia dalla lista della spesa che potete realizzare facendo il punto della situazione nella vostra dispensa, in frigorifero e freezer, riuscendo così a dare valore ad ogni parte e non buttare via nulla.
Creatività sostenibile e occhio alle etichette
Uno dei periodi che ci permette di essere più creativi è quello natalizio: cucina, addobbi, biglietti e regali. L’estro può essere espresso in tutti i modi e ancor di più se all’insegna dell’eco sostenibilità. I regali ci permettono di sbizzarrirci, sia che si scelga di farli a mano, si che si scelga di comprarli, possiamo sempre stare attenti all’impatto sull’ambiente. A cominciare per i regali per i bambini, per i quali è sempre meglio verificare che siano plastic free e che siano realizzati con materiali naturali, i giochi in legno sono sempre i più ecologici. In generale quando acquistate un oggetto da regalare è sempre consigliabile controllare l’etichetta per verificare come e dove è stato fabbricato, e se contiene sostanze inquinanti che possono provocare danni ambientali o per la salute. I migliori sono sempre i prodotti del commercio equo solidale, che tutela l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Ma come incartare i vostri doni? La carta da recupero è la soluzione ideale per unire creatività alla sostenibilità: carta di giornali, tovaglioli e vecchie stoffe. E per chiudere i pacchi sbizzarritevi con spaghi, piccole corde, fili di lana, frutta secca, pigne, caramelle e fiori secchi!