Nello scorso anno, il numero di donatori di organi in Svizzera è rimasto stabile: 164 persone decedute hanno donato uno o più organi. Nonostante i tre anni difficili per gli ospedali a causa della pandemia di COVID-19, le cifre sono rimaste stabili rispetto all’anno precedente. In totale sono stati donati 469 organi da persone decedute e 116 da persone viventi. Ne hanno beneficiato 570 riceventi. Un trapianto può migliorare significativamente la qualità di vita del ricevente o addirittura salvargli la vita.
Anche il numero di persone in lista d’attesa è stabile: a fine 2022, 1442 persone erano in attesa di almeno un organo. Per circa la metà di queste un trapianto non era possibile per motivi di salute.
Documentario «Cosa può insegnarci un’adolescente sulla vita»
Per le persone sane è difficile comprendere appieno l’importanza di una donazione di organi. Il valore cruciale di una donazione e della documentazione della propria decisione in merito emerge chiaramente dal documentario di 20 minuti intitolato «Cosa può insegnarci un’adolescente sulla vita». A prima vista, la diciottenne Carina potrebbe sembrare un’adolescente come tutte le altre. Al secondo sguardo invece risulta chiaro che la sua vita è diversa da quella della maggior parte delle persone. A 10 anni Carina ha ricevuto un cuore artificiale, a 11 un trapianto di cuore. Il documentario la accompagna durante un viaggio pianificato da tempo: un roadtrip in motorino sul Gottardo. In particolare mostra come, nonostante la situazione difficile che ha affrontato, ora vive la sua vita intensamente e con sorprendente tranquillità.
Il documentario fa parte della nuova campagna sulla donazione di organi «Non rimandare, occupati ora della donazione di organi». L’obiettivo è quello di stimolare la riflessione nel maggior numero di persone in Svizzera e di incoraggiarle a prendere subito una decisione sulla donazione di organi.
Ad oggi qual è l’ostacolo principale nella pratica?
Attualmente la sfida principale è che spesso non vi è alcuna dichiarazione di volontà della persona coinvolta e i congiunti devono prendere una decisione senza alcun punto di riferimento. Perciò la campagna lanciata a fine 2022 dall’UFSP e da Swisstransplant intende motivare le persone a documentare la propria volontà, per esempio in una tessera di donatore, nelle direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente.
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UFSP