Il DATEC, dipartimento federale dei trasporti della Consigliera federale Doris Leuthard, su ordine del Consiglio federale, sta analizzando un rapporto su Mobility Pricing in Svizzera. Mobility Pricing significa introdurre una tassa commisurata all’utilizzo dell’infrastruttura e dei servizi nel trasporto. L’idea sarebbe quella che chi utilizza tratte sovraccariche, in futuro dovrebbe pagare più di chi si sposta su tratte poco frequentate. Inoltre questo si manifesterebbe sia per le strade sia per i trasporti pubblici. L’obiettivo sarebbe quello di ridurre soprattutto durante l’ora di punta il traffico e il numero di passeggeri dovrebbe essere distribuito in modo migliore. La “Basler Zeitung” ha rilevato che questo sistema dovrebbe essere introdotto in tre tappe. In un primo passo il sistema sarebbe introdotto in via sperimentale su tratte di treni e bus sovraccariche.
Come secondo il Mobility Pricing sarebbe esteso su altre zone sovraccariche dal traffico, questo per arrivare ad un miglioramento anche per le tratte che portano nelle agglomerazioni. In un terzo passaggio, poi, il sistema sarebbe esteso su tutta la rete del trasporto pubblico, includendo navi e funivie. Le nuove tariffe, secondo il rapporto, dovrebbero essere decisi dalle imprese di trasporto, la Confederazione però lancerebbe rispettive direttive. La fatturazione potrebbe essere emessa tramite un sistema automatico sugli smartphone, se quindi ci si trova su una tratta di Mobility Pricing, questo sarebbe registrato automaticamente. Secondo la “Basler Zeitung” non si pagherebbe di più, ma diversamente. Ci si aspetta però che chi è in possesso dell’AG (abbonamento generale), pagherebbe molto di più.