Il preventivo 2018 è stato approvato con la proposta di preventivo meno cara del Consiglio degli Stati, che ha bocciato la proposta della Commissione di conciliazione sull’AVS
Dopo tre dibattiti sul Preventivo 2018 della Confederazione, i due rami del Parlamento non hanno trovato convergenza sul punto più controverso: i 442 milioni di franchi liberati dalla bocciatura della Previdenza 2020, che la Commissione del Nazionale proponeva di destinare all’AVS, proposta che era stata approvata da un’inedita alleanza tra UDC e PS. È toccato a 26 consiglieri nazionali e di stato riunirsi in una Conferenza di conciliazione trovare una soluzione, quando il gioco di squadra tra le due camere è complicato e le emozioni hanno il sopravvento. Ma qualche volta non riesce neanche alla Conferenza di riconciliare le camere. L’ultima proposta (che piaceva all’inedita alleanza) era un compromesso e voleva destinare 370 milioni di franchi all’AVS e gli altri 72 per ridurre il debito pubblico. La maggioranza agli Stati è però del PLR e PPD e la proposta è stata bocciata con 25 voti contro 16 e 2 astenuti. I 442 milioni saranno tutti destinati ad abbattere il debito pubblico. “È strano che un compromesso della Conferenza venga bocciato” ha commentato il Consigliere nazionale Roger Nordmann del PS “quando è d’abitudine che i compromessi si accettano”. Fabio Abete, consigliere agli Stati del PLR ha detto che “è un segnale di serietà delle istituzioni che hanno bocciato un strascico di alleanza che ha sorpreso tutti” e il contributo all’AVS “sarebbe stato una goccia nell’oceano, vista la dimensione del problema”. I 370 milioni non avrebbero risolto i problemi, è stato l’argomento unanime dei consiglieri di stato borghesi, la cifra non corrisponde neanche all’1% delle spese annue dell’AVS.
Sulle altre divergenze sono prevalse dunque le decisioni della terza deliberazione che prevede l’importo più basso, la versione meno onerosa tra le due camere. Così il ministro delle finanze Ueli Maurer, eredita dopo la lunga battaglia un preventivo con meno uscite. Complessivamente risulta un’eccedenza ordinaria di 295 milioni. Ci sarà un taglio dell’ordine di 41 milioni per l’aiuto sociale ai richiedenti l’asilo, visto che le domande d’asilo probabilmente caleranno, risparmio proposto dal Consiglio nazionale. Non ci sarà l’attribuzione di 25.6 milioni supplementari per la formazione professionale superiore chiesti dal Nazionale e bocciata fino all’ultimo dagli Stati. Al momento non sarà un aumento di posti delle guardie di confine e si rinuncerà a 1.94 milioni in più all’Amministrazione federale per i 30 posti di lavoro prevesti.
Gaetano Scopelliti
foto: ahv-iv.ch