Quinto posto per Ermal Meta e Fabrizio Moro
L’edizione dell’Eurovision Song Contest 2018 (il Festival musicale organizzato dall’Unione Europea) che si è appena conclusa ha visto trionfare la performance di Netta Barzilai, che con ‘Toy’, un brano ispirato al movimento per lʼemancipazione delle donne, è stata la più votata della serata, trasmessa in diretta su Rai 1 dall’Arena di Lisbona, in Portogallo, con la conduzione di Federico Russo e Serena Rossi.
Secondo posto, alle spalle di Israele, per la rappresentante di Cipro, Eleni Foureira e la sua ‘Fuego’, mentre sul terzo gradino del podio è salito Cesar Sampson per l’Austria, con il brano ‘Nobody But You’. Quinto posto per i due rappresentanti italiani Ermal Meta e Fabrizio Moro, che dopo aver vinto l’ultima edizione del Festival di Sanremo hanno portato la loro ‘Non mi avete fatto niente”, un brano dedicato ai temi del terrorismo, al contest internazionale.
“È un palco che crea dipendenza perché in Italia siamo abituati a conquistarci le persone centimetro per centimetro e il pubblico è molto esigente; qui invece è molto aperto, non ce lo aspettavamo”, ha commentato Fabrizio Moro, che si è anche detto dispiaciuto, però, per l’assenza della tifoserie italiana alla manifestazione.
“Grazie per aver accettato la differenza e per aver celebrato la diversità. Abbiamo festeggiato tutta la notte, non siamo neanche andati a letto. Questo è un grande momento per la delegazione che ha rappresentato Israele e per un paese che non ha molto di cui gioire in questi giorni. Mi rende molto felice sapere di aver portato un po’ di allegria. Grazie a questo viaggio, ho imparato che volere è potere. E’ incredibile pensare che un evento come l’Eurovision si svolgerà in Israele, a Gerusalemme!”, ha commentato entusiasta dopo la vittoria la giovane israeliana.
Ad esibirsi nella finale 26 concorrenti rappresentanti dei rispettivi Paesi: i dieci che si sono qualificati nella prima semifinale, i dieci che si sono qualificati nella seconda semifinale e i 6 finalisti di diritto (il Portogallo, che ha ospitato l’edizione 2018 dopo la vittoria di Salvador Sobral dello scorso anno, e i cosiddetti ‘big five’, ossia i paesi che per primi hanno sostenuto economicamente l’Unione Europea di Radiodiffusione: l’Italia, il Regno Unito, la Germania, la Spagna e la Francia). Molti i momenti che lasceranno il segno su quest’edizione del Festival: di certo rimarrà per anni nella memoria di tutti la concorrente dell’Estonia, Elina Netšajeva, con un abito la cui base si allargava quasi a coprire tutto il centro del palco e sulla quale venivano proiettate immagini di grande effetto. Di grande impatto anche la performance dell’ucraino Melovin che si è esibito al piano mentre intorno a lui si accendevano alte fiamme. Pupazzi cinesi che salutavano facendo ciao ciao con le loro piccole manine hanno invece accompagnato l’esibizione di Netta Barzilai, la vincitrice di questa sessantatreesima edizione, la quarta vinta da Israele dopo le edizioni del 1978, del 1979 e del 1998.
foto: Ansa