Nel 2020 sono state messe in circolazione per la prima volta circa 238’000 automobili, ossia circa il 24 per cento in meno rispetto al 2019. Nel 2020 la quota di automobili elettriche nelle nuove immatricolazioni è aumentata in modo significativo, attestandosi al 14,4 per cento. La quota dei veicoli diesel è diminuita al 23,9 per cento.
Le emissioni medie di CO2 delle automobili nuove sono diminuite del 10,5 per cento rispetto all’anno precedente, attestandosi al 123,6 g CO2/km circa. Anche il consumo energetico medio di tutti i sistemi di propulsione, espresso in unità di benzina, è diminuito, seppur in maniera meno marcata, attestandosi a 5,74 l di equivalenti benzina/100 km. Ciò è dovuto all’aumento della quota di veicoli elettrici, che, pur consumando energia, non emettono CO2 quando circolano in modalità elettrica. La tendenza verso i veicoli elettrici rimane un fattore decisivo per lo sviluppo dell’efficienza dell’intero parco veicoli. Anche se il consumo dei veicoli a combustione interna è diminuito, si è trattato di un calo nettamente minore rispetto alla media complessiva. Una delle ragioni di questo calo è il forte aumento delle immatricolazioni di veicoli ibridi.
Nel 2020, la percentuale di veicoli a trazione integrale è scesa leggermente per la prima volta dal 2008, attestandosi al 49,8 per cento. Il peso medio a vuoto medio delle automobili nuove è aumentato ulteriormente, raggiungendo i 1’738 kg, in parte a causa dell’aumento della quota di mercato dei veicoli elettrici relativamente pesanti. Il consumo energetico ogni 1’000 kg di peso del veicolo è sceso a 3,3 l di equivalenti benzina/100km.
Diminuzione delle emissioni degli autofurgoni e dei trattori a sella leggeri
Dal 2020 vige per le emissioni di CO2 degli autofurgoni e dei trattori a sella leggeri un valore obiettivo di 147 g CO2/km. Nel 2020 sono stati immatricolati per la prima volta circa 27 000 autofurgoni e trattori a sella leggeri, circa il 20 per cento in meno rispetto al 2019. Questo calo è dovuto in parte alla pandemia di COVID-19, ma anche al fatto che nel 2019 molte immissioni sul mercato sono state anticipate prima dell’entrata in vigore degli obiettivi sul CO2 e nel 2020 le scorte di veicoli sono state ridotte.
Nel caso dei nuovi veicoli commerciali leggeri, si è trattato per l’89,6 per cento di veicoli diesel e per il 2,7 per cento di veicoli elettrici. La tendenza verso i veicoli elettrici è visibile anche in questa categoria, seppur in maniera molto più moderata rispetto a quella delle automobili. Nel 2020 le emissioni medie di CO2 di questo gruppo di veicoli erano pari a 176,4 g CO2/km, mentre il consumo medio si attestava a 7,76 l di equivalenti benzina/100 km. Il peso a vuoto medio di tutti i veicoli commerciali leggeri immatricolati per la prima volta è aumentato del 2,6 per cento rispetto al 2019, attestandosi a 2 240 kg. I veicoli commerciali leggeri alimentati con diesel hanno in media un peso a vuoto di 2 311 kg, nettamente più alto rispetto ai veicoli commerciali leggeri dotati di motore a benzina. I due sistemi di propulsione mostrano notevoli differenze anche nelle emissioni di CO2, con 185,3 g CO2/km per i veicoli diesel e 133,5 g CO2/km per i veicoli a benzina, mentre l’anno precedente si erano attestati allo stesso livello, ossia a 184,7 g CO2/km. Nel 2020 le emissioni di CO2 sono rimaste pressoché invariate per i veicoli diesel, mentre c’è stata una riduzione significativa per i veicoli a benzina. Tale effetto è da ricondurre principalmente all’elevata quota di veicoli commerciali leggeri a benzina direttamente importati nel 2019, caratterizzati da un elevato valore di emissioni, la cui quota nel 2020 è fortemente diminuita.
Risultati dell’attuazione delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 per i veicoli nuovi
Nel 2020 sia la categoria delle automobili che quella dei veicoli commerciali leggeri non hanno raggiunto di gran lunga gli obiettivi prefissati. Le emissioni medie di CO2 per le automobili erano di 123,6 g CO2/km, per i veicoli commerciali leggeri di 176,4 g CO2/km, ossia quasi 30 grammi al di sopra del valore obiettivo per entrambe le categorie. Tuttavia, per i nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2022 si applica una fase transitoria, con alcune facilitazioni introduttive: nel 2020 è stato preso in considerazione per il calcolo delle emissioni medie di CO2 degli importatori solo l’85 per cento dei veicoli con le emissioni più basse. Inoltre, i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 50 g CO2/km sono stati calcolati due volte.
Le 238 300 automobili verificate nel quadro delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 sono ripartite su 76 grandi importatori e circa 500 automobili di piccoli importatori. Quanto ai veicoli commerciali leggeri, sono stati controllati circa 27 000 nuovi veicoli, fra cui circa 100 veicoli di piccoli importatori.
Ammontare delle sanzioni e oneri di attuazione 2020
Le sanzioni riscosse nel 2020 ammontano a un totale di circa 132,5 milioni di franchi provenienti dall’attuazione delle norme per le automobili e circa 15,7 milioni di franchi per i veicoli commerciali leggeri. A fronte di questi ricavi vi sono i costi legati all’attuazione delle prescrizioni, che ammontano a circa 1,5 milioni di franchi. Ne risulta un ricavo netto totale per il 2020 di circa 146,7 milioni di franchi, suddiviso tra Svizzera e Principato del Liechtenstein in funzione del numero di immatricolazioni. I ricavi netti conseguiti in Svizzera nell’anno di attuazione 2020 pari a 145,7 milioni di franchi sono attribuiti al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato FOSTRA.
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