-0.5 C
Zurich
21 November 2024
Image default
Scrive chi legge

No alla globalizzazione

Print Friendly, PDF & Email

I media ci insegnano che con il termine globalizzazione si indica il fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto primo è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo. E’ UN BALLA ENORME, globalizzazione mondiale vuol dire mettere nelle mani di poche persone il controllo di tutti prodotti primari necessari alla vita sulla terra. Le multinazionali e le banche giudaiche, sono gli unici soggetti che ne avranno beneficio. Questa non è una crescita ma un declino studiato e preordinato, la fine di tutte quelle singole culture, identità, capacità individuali di poter produrre qualcosa di unico, in cambio di tanti prodotti uguali fatti in serie a bassissimo prezzo.

La globalizzazione è un processo d’interdipendenze economiche, sociali, culturali, politiche e tecnologiche i cui effetti positivi e negativi hanno una rilevanza planetaria, tendendo ad uniformare il commercio, le culture, i costumi ed il pensiero. Trattasi di un piano studiato da lobby massoniche giudaico sioniste, al fine di accrescere ancora di più la loro ricchezza.

Il termine “GLOBALIZZAZIONE” (termine di nuova coniazione), è stato utilizzato dagli economisti per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni tra popoli e aziende multinazionali. Il fenomeno invece va inquadrato in un contesto più

... Ti piace questo articolo e vuoi continuare a leggerlo?

Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo

Ti potrebbe interessare anche...

Lettera aperta ai Parlamentari eletti nella circoscrizione estera

Redazione

Nel movimento giovanile di Fratelli d’Italia: saluti romani, inni al Duce e ‘Sieg Heil’ 

Redazione

Demenza collettiva

Redazione La Pagina

1 commento

Mario Pluchino 3 February 2020 at 14:58

finalmente qualcuno che scrive cose che da anni cerco di divulgare su questo prima giornale e ora sito. Sulla velocità nelle comunicazioni e nella circolazione delle notizie, aggiungerei, che anch’esse sono gestite e controllate dai “mainstrem” e motori di ricerca di chi detiene il capitale e quindi non del tutto libere. Da questo oceano di dati dove tutti possono dire tutto, nascone le “fake news” a volte involontarie altre di proposito. Da un lato si controllano le informazioni pilotando il nostro pensiero, e dall’altro spetta a noi districarci nei meandri della rete, e farci un’opinone informandoci h/24 sui temi attuali. Spero vi sia un seguito al tuo/suo tema proposto e che altri dormienti lettori, dicano la loro opinione. Mario Pluchino

Rispondi

Lascia un commento

I cookies ci permettono di garantire la funzionalità del sito, di tenere conto delle vostre preferenze e consentirvi una migliore esperienza di consultazione dei nostri contenuti. Continuando a navigare sul nostro sito l’utente accetta l’utilizzo dei cookies. Accetto Leggi di più