Il premio Nobel per la pace è stato assegnato al ginecologo congolese Denis Mukwege e a Nadia Murad, vittima yazida dei crimini commessi dall’Is in Iraq. Nominato molte volte in passato, Mukwege ha trascorso due decenni aiutando le donne a riprendersi dalle violenze e dai traumi degli stupri nella Repubblica Democratica del Congo orientale devastata dalla guerra, mentre Murad è diventata un’attivista dopo essere stata rapita dai militanti del gruppo dello Stato Islamico e tenuta come una schiava del sesso.
Murad e Mukwege sono stati premiati per “i loro sforzi volti a mettere fine all’uso della violenza sessuale come arma da guerra e di conflitto armato” ha spiegato il Comitato norvegese per il Nobel, sottolineando come Murad abbia dimostrato “un coraggio fuori del comune nel raccontare le proprie sofferenze” di vittima di stupro e altri abusi per mano dello Stato Islamico. Mukwege “è di gran lunga il simbolo più unificante, a livello nazionale e internazionale, della lotta per mettere fine alla violenza sessuale nelle guerre e nei conflitti armati”. Entrambi sono stati scelti all’interno di una lista di 216 individui e 115 organizzazioni.
“Questo premio dà speranza alle donne che sono state violentate perché non sono state dimenticate e il mondo sa cosa stanno attraversando” ha affermato Mukwege. Parlando con la Dpa dalla città orientale di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, dove vive e gestisce l’ospedale di Panzi, il medico si è detto “onorato di questo premio”. “Non pensavo che la mia battaglia sarebbe stata premiata così”, ha aggiunto Mukwege, mentre fuori dall’ospedale centinaia di donne si sono radunate per celebrare il suo successo.
Adnkronos
foto: Ansa