L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2015 “Anno internazionale del suolo”. Per un anno intero la risorsa su cui camminiamo è sotto la luce dei riflettori. In occasione dell’incontro con i media organizzato dall’Ufficio federale dell’agricoltura UFAG è stato illustrato il ruolo chiave del suolo in quanto fondamento della produzione di derrate alimentari. Attraverso diversi programmi e progetti la politica agricola si impegna per garantire una sufficiente quantità e qualità del fattore di produzione suolo.
Fin dalla ripresa dell’azienda, nel 1998, Beat Garo coltiva i suoi terreni a Tschugg senza usare l’aratro e non per ragioni finanziarie, bensì per pura convinzione. Può essere considerato un vero precursore di tecniche come la semina a lettiera, la semina a bande fresate e la semina diretta, introdotte a dieci anni di distanza nell’ambito del programma di promozione del suolo del Canton Berna. Sebbene nella sua azienda queste tecniche di coltivazione rispettose del suolo fossero già consolidate, per Garo il programma di promozione è un’opportunità interessante e arricchente per approfondire ulteriormente le conoscenze sul suolo e migliorarne la qualità.
Il programma di promozione, lanciato dal Canton Berna nel 2009 e durato sei anni, è un esempio dell’impegno profuso dai Cantoni su più fronti per proteggere i terreni usati a scopo agricolo e ridurre le emissioni di ammoniaca. Il programma sostiene finanziariamente gli agricoltori che forniscono particolari prestazioni volontarie nella gestione dei loro terreni.
Il suolo nutre, depura e vive. Ma è anche vulnerabile. La protezione quantitativa e qualitativa del suolo è anche un obiettivo della Confederazione. Il compito, tuttavia, non è affatto facile perché le esigenze in materia di utilizzo del suolo sono molteplici. Il suolo ha da sempre una notevole valenza per l’agricoltura. Le basi per la promozione statale della coltivazione senza aratro erano già state create nel 1997. Con la Politica agricola 2014-2017 sono stati introdotti i contributi per l’efficienza delle risorse, al fine di incentivare la lavorazione rispettosa del suolo. Nel primo anno di attuazione, al programma hanno partecipato 5000 aziende. Con la crescente consapevolezza dell’importanza del suolo per l’agricoltura, il numero delle adesioni è destinato a salire. L’introduzione del diritto di presentare ricorso per le autorità rappresenta un ulteriore passo avanti nel potenziamento della protezione dei terreni coltivi poiché permette all’UFAG di far capo a un’istanza giudiziaria indipendente per valutare se gli interessi in caso di richiesta di superfici per l’avvicendamento delle colture sono stati correttamente ponderati.