La Juventus tiene a bada la Roma, Napoli fine corsa al secondo posto, serrata la lotta per l’Europa League, in coda colpo del Sassuolo, il Catania quadi in B esonera Maran, via anche Lopez del Cagliari
Continua ancora a crederci allo scudetto la Roma (1-3), che a Cagliari si impone con autorità. La tripletta di Destro aveva consentito ai giallorossi di accorciare a -5 dalla Juventus (2-0), che poi nel posticipo di lunedì ha risposto battendo il Livorno e ristabilendo le distanze, quando mancano solo sei giornate al termine. In pratica il discorso scudetto non si è mai riaperto.
Juventus senza paura e solida, passeggia contro il Livorno. Una doppietta di Llorente nel giro di tre minuti ha permesso alla squadra di conquistare la sedicesima vittoria consecutiva interna. Dopo un inizio equilibrato, con il Livorno molto attento, ai bianconeri è bastata un mezz’ora, dove ha spinto con insistenza, per chiudere la pratica. Nella ripresa non si è giocato: la Juventus controlla senza dispendio di energie e il Livorno se ne sta buono senza impensierire l’avversario. Entrambe con il pensiero ai prossimi impegni: bianconeri contro il Lione e il Livorno contro il Chievo in una decisiva sfida salvezza. Dunque solo la matematica tiene aperta la lotta scudetto. Merito della Roma che a Cagliari si è dimostrata una grande squadra vincendo con il minimo sforzo. Cinica nello sfruttare le occasioni, la squadra d Garcia continua a disputare un campionato da incorniciare che meriterebbe più del secondo posto, ormai quasi sicuro grazie ai 12 punti di vantaggio sul Napoli. Nella Roma positiva la prova di Mattia Destro che si sta conquistando la fiducia della società a suon di gol. Per il Cagliari tanto carattere, che fa ben sperare nella lotta retrocessione, ma che non ha portato punti e così il presidente Cellino ha deciso si esonerare Lopez.
Nella lotta per i posti in Europa League la Fiorentina (2-1) consolida il quarto posto, mentre il Parma (1-0) aggancia l’Inter (2-2) e la Lazio (2-0) rimane in scia. I viola, trascinati da Cuadrado, soffrono contro l’Udinese, che fino alla fine non molla cercando il pareggio, che non arriva per la poca lucidità. Alla Fiorentina va bene così, anche se il rigore decisivo procurato dal talento colombiano è molto dubbio. Il verdetto della partita di Parma dice che gli emiliani tornano in corsa per l’Europa, mentre il Napoli non dà continuità alla vittoria sulla Juventus e dice addio alle poche speranze di arrivare secondo. La partita è stata equilibrata ed è stata decisa da un gran gol di Parolo. Il Napoli reagisce con l’ingresso in campo di Mertens e Zapata (Higuain arrabbiato per la sostituzione), che danno più velocità al gioco. Zapata si procura un rigore netto, che l’arbitro non concede, ma la squadra di Benitez ha confermato di essere incompiuta: solo un punto in più dell’anno scorso, ma un posto in meno classifica. Donadoni invece continua il suo straordinario lavoro e un posto in Europa sarebbe l’adeguato premio. La Lazio continua a risalire verso la zona Europa, tornata d’attualità dopo la convincente vittoria sulla Sampdoria. Protagonista il giovane Keita, l’anima offensiva dei laziali che ispira il gol di Candreva ed è una spina costante nella difesa blucerchiata. La Lazio si complica la vita con l’espulsione di Biglia, ma in inferiorità numerica tiene bene e chiude la partita con Lulic. La Sampdoria è apparsa appagata dal campionato, distratta e priva di idee per sperare in un risultato positivo.
L’Inter continua a deludere e a farsi sistematicamente rimontare rischiando di compromettere un posto in Europa, ora conteso da più squadre. Il passo falso stavolta è contro il Bologna che ha strappato un importante pareggio dopo un periodo negativo. Bravissimo Icardi con una doppietta alla quale rispondono Cristaldo allo scadere del primo tempo e Kone a metà ripresa. Mazzarri (confermato da Thohir) ha sbilanciato la squadra con Milito, che però sbaglia il rigore e al termine i nerazzurri hanno rischiato la beffa sul doppio tentativo di Acquafresca. Fischi dal pubblico per l’Inter dopo il 14° pareggio e l’ennesima, deludente prestazione.
Il Milan (1-2) soffre al Ferraris contro il Genoa, ma riesce a trovare una vittoria fondamentale in chiave Europa, costruita su due lampi di Taarabt (gran tiro da fuori) e Honda (primo gol in A). I rossoneri sul piano del gioco hanno fatto un passo indietro, ma lo spirito di sacrificio di tutti nei momenti di apprensione ha permesso di respingere gli attacchi del Genoa. Complimenti alla squadra di Gasperini che non si è mai scoraggiata e grazie a un’ottima prestazione ha sfiorato il pareggio. Rammarico per la sconfitta, ma la salvezza è solo rimandata.
Rivincita del Verona (0-1) sul Chievo per la sconfitta dell’andata. La vittoria, in una partita senza emozioni, è firmata da Luca Toni, 36 anni, con un gol di rapina da centravanti puro. Il 16° gol in campionato è un record nella storia del Verona: mai nessuno aveva segnato così tanto in un campionato di Serie A. Con i tre punti il Verona si rilancia in chiave europea, mentre il Chievo resta in piena bagarre salvezza, dopo i risultati positivi di Bologna e Sassuolo (0-2), che ha vinto sul campo dell’Atalanta. I bergamaschi si fermano sul più bello dopo sei vittorie consecutive e permettono al Sassuolo di rilanciarsi in zona retrocessione. La doppietta di Nicola Sansone è stato il giusto premio per una partita ben giocata dal Sassuolo, complice anche un’Atalanta poco concreta, che resta comunque in corsa per l’Europa. Il Catania (1-2) si avvicina alla B, esonera Maran (un punto nelle ultime otto partite!) nel disperato tentativo di dare una scossa alla squadra con Maurizio Pelegrino nelle ultime sei giornate, dove dovrà recuperare sette punti su Bologna e Chievo. I siciliani buttano la vittoria a dieci minuti dal termine, quando si fanno rimontare dal Torino in quattro minuti con le reti di Farnerud e Immobile, che permettono ai granata di restare in corsa per l’Europa League.
Classifica Serie A, 32° giornata:
Juventus 84; Roma 76; Napoli 64; Fiorentina 55; Inter e Parma 50; Lazio 48; Atalanta e Verona 46; Torino e Milan 45; Sampdoria 41; Genoa 39; Udinese 38; Cagliari 32; Chievo e Bologna 27; Livorno 25; Sassuolo 24; Catania 20