Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo per imporre nuove sanzioni alla Corea del Nord
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Usa, spiegando che questo ordine “rafforza in modo significativo l’autorità per colpire individui, società, istituzioni finanziarie che finanziano e facilitano il commercio con la Corea del Nord”.
Trump ha fatto il suo annuncio poco prima del vertice alle Nazioni Unite con il premier giapponese Shinzo Abe e il presidente sudcoreano Moon Jae-in.
“Voglio essere chiaro, questo ordine prende di mira un solo Paese, e questo Paese è la Corea del Nord”, ha aggiunto Trump, rispondendo a chi si è chiesto che impatto potranno avere queste nuove misure sulla Cina, principale partner commerciale di Pyongyang.
“Lo sviluppo di armi e missili da parte della Corea del Nord è una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in questo mondo ed è inaccettabile che altri sostengano finanziariamente questo regime canaglia criminale”, ha detto ancora Trump.
“Il regime brutale nordcoreano non rispetta i propri cittadini o la sovranità di altre nazioni – ha aggiunto riecheggiando il suo discorso di martedì all’Assemblea Generale – Il nuovo ordine esecutivo taglierà le fonti di entrate che finanziano gli sforzi della Corea del Nord per sviluppare le armi più letali conosciute dall’umanità”.
Riguardo alla Cina, Trump ha detto che Xi Jinping ha ordinato alle banche cinesi di smettere di fare affari con le istituzioni nordcoreane, ed ha definito la mossa “molto coraggiosa” e “inaspettata”, lodando il presidente cinese. E poi ha spiegato che l’ordine dà al segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, “discrezionalità nel colpire ogni banca straniera” impegnata in transazioni collegate al commercio con la Corea del Nord.
La Corea del Sud non auspica un collasso del regime nordcoreano, ha sottolineato il presidente Moon Jae-in nel suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu.
Moon ha chiesto all’Onu di svolgere un ruolo più attivo per ridurre la tensione nella Penisola coreana e alla Corea del Nord di “smettere immediatamente di fare scelte spericolate che possono portare al suo isolamento e crollo e a scegliere invece la strada del dialogo”. Alla comunità internazionale Moon ha invece chiesto di “rispondere in modo deciso e duro” alle provocazioni di Pyongyang fino a che la Corea del Nord “non rinuncerà volontariamente ai suoi programmi nucleare e missilistico”.
Adnkronos
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