Paolo Virzì ci trasporta nell’indimenticabile notte in cui la Nazionale italiana viene eliminata dall’Argentina per esplorare diversi campi della cinematografia, dai thriller noir alle note più nostalgiche del cinema italiano. In proiezione nelle sale italiane dall’8 novembre
L’indimenticabile duetto di Bennato e Nannini, sulle note di quelle “notte magiche”, del brano simbolo “Estate italiana” ci conduce immediatamente nell’estate del ’90, quando, tra l’8 giugno e l’8 luglio, si disputarono i Campionati del Mondo di Calcio Italia ’90. In quel momento l’attenzione mondiale, degli italiani in primis, era concentrata sulla Coppa del Mondo e in maniera particolare nella giornata in cui l’Italia perse ai rigori contro l’Argentina che si aggiudicò l’ambito titolo. È proprio durante quella notte magica che un noto produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del Tevere. È così che inizia l’avventura dei tre giovani aspiranti sceneggiatori che sono i principali sospettati dell’omicidio, e che nel film sono chiamati a ripercorrere la loro versione al Comando dei Carabinieri.
Con “Notti magiche”, Paolo Virzì si addentra nello spazio dei thriller noir con cui però abbraccia diversi registri cinematografici, dalla commedia al film nostalgico, all’omaggio che ne fa all’arte cinematografica stessa con accenni felliniani o ai classici di Ettore Scola, fino al documentario diretto da Mario Morra sui campionati di calcio del ’90 che fa da sfondo all’intera vicenda dei tre giovani indiziati. Che il cinema sia uno dei temi principali di “Notti magiche” è evidente sin dai protagonisti, il cadavere che dà l’avvio alla vicenda, è di un noto produttore e i maggiori indiziati sono aspiranti sceneggiatori. Ma si tratta di uno sguardo nostalgico rivolto ad “un’epoca mitologica del cinema italiano” fatto di grandi autori e grandi temi, che però sembra volgere al declino. È lo stesso Virzì che ne spiega il significato più profondo durante la presentazione del film alla Festa del Cinema di Roma 2018.
“Non poteva esserci occasione più appropriata della Festa del Cinema di Roma per presentare Notti Magiche, questo mio nuovo film che racconta il crepuscolo di un’epoca mitologica del cinema italiano attraverso il fervore di tre giovani aspiranti cineasti alla scoperta di una Roma maestosa, affascinante, misteriosa e terribile. Con i nostri tre ragazzi ed il nostro affollato cast parteciperemo alla Festa con emozione, orgoglio ed allegria”. Nel cogliere le sfumature della Roma di quegli anni “raccontata da chi la vive” possiamo ravvisare una nota autobiografica, lo stesso Virzì, infatti, in quegli anni dopo il diploma nel 1987 al Centro sperimentale, a Roma muoveva i primi passi. Nel cast troviamo volti noti e meno noti. Roberto Herlitzka, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Paolo Bonacelli, Marina Rocco, Giulio Scarpati, Regina Orioli, Tea Falco e Simona Marchini che hanno parti secondarie ma necessarie allo svolgimento della trama, mentre i ruoli principali sono interpretati dai tre giovani Mauro Lamantia, Irene Vetere e Giovanni Toscano. Mentre i primi due hanno già alle spalle alcuni film più o meno importanti, Giovanni Toscano, invece, non aveva mai recitato prima in un film, dettaglio che ha certamente affascinato molto il regista livornese che è abituato a dirigere esordienti.
foto: Ansa