Nonostante gli utili netti in aumento, Novartis intende chiudere il sito di Nyon e sopprimere 760 impieghi a Basilea. Gli altri tagli sono previsti negli USA
Novartis annuncia prima i dati trimestrali estremamente positivi. Poi la doccia fredda: il gigante farmaceutico prevede di cancellare 2.000 posti di lavoro, soprattutto in Svizzera e negli Stati Uniti. “Malgrado la robusta performance ci troviamo in una situazione difficile che presumibilmente non cambierà anche nei prossimi anni”, rileva il Ceo Joseph Jimenez, citato in una nota. L’annuncio che tra luglio e settembre l’utile netto trimestrale è progredito del 7% su base annua a 2,2 miliardi di franchi, non ha impedito la riorganizzazione dell’azienda. Il gruppo basilese intende chiudere il sito di Nyon (VD) che occupa 320 persone e fabbrica medicinali in vendita libera. A Basilea saranno 760 gli impiegati che perderanno il posto di lavoro. I tagli colpiranno i settori della ricerca, dello sviluppo, della produzione e dell’amministrazione. Basilea rimarrà comunque il maggiore centro di ricerca del gruppo, indica Novartis. In Italia non ci saranno cessazioni di attività nello stabilimento Novartis Farma di Torre Annunziata, ha fatto sapere il colosso farmaceutico. Tale stabilimento, che è uno dei maggiori insediamenti farmaceutici dell’Italia meridionale, con oltre 400 dipendenti, mantiene inalterato il suo ruolo di polo industriale strategico d’eccellenza. La riorganizzazione sarà attuata nei prossimi anni. Essa è dovuta alla difficile situazione dei mercati, alla volatilità dei cambi, alla crescente pressione sui prezzi dei farmaci. “Novartis vuole rafforzare a lungo termine la sua posizione strategica con un consolidamento, una riduzione e uno scorporo di determinate funzioni”, ha comunicato la società basilese. Al tempo stesso Novartis creerà però 700 nuovi posti di lavoro nei Paesi a basso costo del lavoro. La decisione mostra chiaramente quanto il profitto nel mondo economico sia ancora una volta più importante dei dipendenti. Comunque i vertici hanno indicato che procederanno a una consultazione dei rappresentanti del personale a Basilea e Nyon. Secondo il presidente della direzione, la Novartis predisporrà un piano sociale e assisterà il personale toccato dalle misure nella ricerca di un nuovo posto di lavoro. Con la ristrutturazione, che causerà oneri per 270 milioni di franchi a carico del quarto trimestre, la società si aspetta risparmi di 200 milioni di franchi l’anno. Il gruppo renano attualmente in Svizzera ha in organico circa 12.500 persone ripartite in tredici siti. Gaetano Scopelliti