In un’atmosfera di post apocalisse si è chiuso a Detroit il Salone dell’auto 2010.
Le previsioni sulle vendite, soprattutto in Europa, non sono buone, ma le case automobilistiche cercano di voltare pagina dopo gli ultimi catastrofici mesi, scommettendo al Salone statunitense sulle vetture ecologiche o dai consumi efficienti, considerate le star della 103esima edizione del North American International Auto Show.
Secondo il responsabile di General Motors Europe, Nick Reilly, ci vorranno tre anni prima che la domanda torni ai livelli del 2008 e cioè a 17 milioni di auto vendute in Europa contro i circa 15,7 milioni di veicoli venduti nel 2009, ma non si smette di sperare nemmeno nell’edizione del 2010 del Salone dell’auto a Detroit dove sono stati presentati 40 nuovi modelli sui 700 in vetrina, compresi restyling e rivisitazioni.
Ford, l’unica casa Usa a non aver chiesto aiuti al Governo e in grado di vantare a dicembre un incremento delle vendite del 32,8%, ha aumentato lo spazio espositivo del 48% rispetto al 2009. Ford ha sbancato tutti: con la Fusion Hybrid e il Transit Connect si aggiudica il titolo di auto e truck dell’anno 2010 per il Nord America.
Ad effettuare la scelta una giuria composta da 49 giornalisti che hanno scelto tenendo conto di alcuni fattori, quali l’innovazione, il design e la sicurezza. Nettamente ridimensionato, invece, lo stand della General Motors, che ha detto addio ai marchi Pontiac, Saturn e Saab oltre ad aver raggiunto un accordo per vendere la Hummer. Nonostante la bancarotta, il ricorso al Chapter 11 e le vendite ancora in calo, General Motors resta ancora la prima casa automobilista Usa come giro d’affari e a Detroit ha lanciato la prima utilitaria delle sua storia, attraverso il marchio Gmc. È però la Chrysler l’emblema della rivoluzione copernicana avvenuta nell’industria dell’auto.
In mostra nello spazio espositivo del produttore americano anche Fiat, compresa una 500 ibrida, Maserati e perfino una Ferrari 599XX, quale tributo alla storica alleanza tra il Lingotto e la casa di Detroit. La piccola 500 ha fatto bella mostra di sé in due versioni: nera Abarth e grigia “elettrica”. A cedere al fascino della 500 elettrica anche la speaker della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi che, nel suo tour durato oltre due ore al Salone dell’auto, è rimasta colpita dall’elegante auto Fiat. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha accompagnato la delegazione del Congresso americano guidata dalla Pelosi in tutti gli stand della Chrysler, ma è stato proprio quello della 500 a riscuotere il maggior successo. “Caspita che bella macchina”, è stato il commento più ricorrente tra i delegati.
Jeep, cuore della cura Marchionne, si è presentata al Salone con edizioni speciali e aggiornamenti di modelli già esistenti, in attesa della profonda trasformazione che interesserà tutta la gamma entro il 2013. Le prime nuove proposte del marchio Chrysler gestito da Fiat saranno la Liberty Renegade e la Jeep Wrangler Islander, sul mercato entro marzo, mentre nel secondo trimestre farà il suo debutto la Jeep Wrangler Mountain.
Per la prima volta una “Electric Avenue” è stata allestita nello spazio del Cobo Center in precedenza utilizzato da Gm per i marchi ormai accantonati e quest’anno trasformato nella zona esposizioni del momento con in mostra tutti i veicoli elettrici e ibridi Fiat, Toyota, Honda, Volkswagen, Bmw e Byd Auto.
Sulle prospettive delle auto verdi, però, gli esperti appaiono scettici: negli Stati Uniti le auto ibride, che sono sul mercato da 10 anni, hanno rappresentato solo il 2,7% delle vendite nel 2009 mentre continuano a crescere in Usa gli acquisti di auto grandi come le sport utility.