I numeri non fanno le guerre, ma sicuramente fanno sconcerto: in 500 giorni di guerra in Ucraina sono oltre 9.000 le vittime civili, secondo l’ultimo rapporto ONU. Non sono solo numeri, sono uomini donne e bambini che hanno perso la vita a causa di questa guerra, sono storie di vite umane spezzate per ragioni che capiscono fino ad un certo punto. È un prezzo troppo alto che pagano solamente gli innocenti, quelli che poi, a guerra finita, qualunque sia l’esito, hanno solo pezze da ricucire, spesso le pezze non coincidono più.
Il presidente ucraino Zelensky, per i 500 giorni di guerra si è recato sull’Isola dei Serpenti, lui stesso lo comunica, a toni trionfali, su Telegram, scrivendo di trovarsi su “L’isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero”. Ma a 500 giorni di guerra, con 9000 civili morti, nessun margine di pace sembra potersi aprire, non c’è nessun interesse per i negoziati, nessuna intenzione di cedere da una parte o dall’altra. Anzi, avanzano le minacce che il conflitto prenda una brutta piega quando si accenna ad un risvolto nucleare da parte russa; dall’altra parte giungono le notizie degli aiuti USA per l’Ucraina con un pacchetto di 800 milioni di dollari, comprensivo delle tanto temute bombe a grappolo. È chiaro che 500 giorni sono ancora pochi, che 9000 vittime non interessano a nessuno.Proprio l’uso delle bombe a grappolo nel nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina sta provocando una forte ondata di critiche da diversi Paesi della Nato presenti tra i 123 Paesi cheaderiscono alla convenzione che proibisce la produzione e l’uso di queste bombe.
Le bombe a grappolo, ovvero quegli ordigni che al momento dell’esplosione diffondono decine di mini ordigni che spesso rimangono inesplosi costituendo una grave minaccia per i civili anche dopo tempo, non farebbero altro che aumentare il dato delle 9000 vittime civili.
“Gli ucraini stanno finendo le scorte di munizioni – ha spiegato il presidente USA Biden – questa è una guerra giocata sulle munizioni, e le stanno esaurendo, ed anche noi stiamo diminuendo le scorte. Così alla fine ho accolto la raccomandazione del dipartimento della Difesa per permettere l’uso, non permanente, ma per un periodo transitorio”.
Quante vittime può fare l’uso di bombe a grappolo per un periodo provvisorio? Quanto dura nello specifico un periodo provvisorio in una guerra che dura da oltre 500 giorni? I numeri… possono essere infiniti, relativi, ma nelle guerre non sono mai precisi, e se ci sconcertano “500 giorni di guerra con 9000 vittime civili”, rassegniamoci, con queste premesse possiamo purtroppo costatare che si tratta solamente di numeri provvisori.
Redazione La Pagina