”Si apre la procedura internazionale” per la soluzione del caso dei due marò detenuti in India. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, durante l’audizione alle commissioni congiunte Difesa ed Esteri di Camera e Senato. Mogherini ha spiegato che il governo italiano ha inviato a New Delhi “la richiesta di avvio di questa fase nuova, si tratta di uno scambio di punti di vista ed è il primo passaggio verso tutte le strade del diritto internazionale”. “Nel caso non si arrivi a una soluzione concordata, – ha concluso il ministro – si procederà al vaglio degli strumenti preposti alla risoluzione delle controversie internazionali”.
“L’Italia attendeva da tempo una rimodulazione del piano di gestione dell’impasse dei marò in India, e quanto illustrato questa mattina dai Ministri Pinotti e Mogherini al Parlamento rappresenta sicuramente una fase nuova che rafforza e riabilita l’immagine dell’Italia”. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, vice presidente vicario del gruppo Per l’Italia al Senato. “La definizione di una road map nella gestione della disputa, – spiega – prevedendo ad un certo punto la tanto agognata procedura internazionale, rappresenta una seria inversione di rotta da parte del nostro paese, aprendo una fase nuova che siamo certi condurrà alla definitiva risoluzione della controversia”. Di Biagio conclude: “La nostra priorità è quella di riportare a casa i nostri fucilieri dopo oltre due anni di fallimenti della strada negoziale. Apprezziamo la praticità e la lungimiranza di questo Governo che ha delineato l’unica strada possibile per riaffermare i diritti compressi del nostro Paese”.
“Siamo soddisfatti che il governo abbia dato il via alle procedure che porteranno all’arbitrato internazionale sul caso dei due Marò trattenuti illegalmente in India – ha affermato il segretario nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina – ma crediamo, però, che sulla questione si sia già perso troppo tempo. Fino ad ora siamo stati troppo morbidi nei confronti di un Paese che ci ha preso in giro, che ha usato i due fucilieri della Marina sacrificandoli alle beghe politiche interne e che si è fatto beffa del diritto internazionale, puntualmente ignorato”. Il ministro Mogherini ha annunciato inoltre che l’ambasciatore italiano Daniele Mancini ritorna a New Delhi, dopo essere stato richiamato in patria due mesi fa in seguito ai continui rinvii delle autorità indiane sulla vicenda dei marò. Il ministro ha spiegato che il ritorno in India dell’ambasciatore è stato deciso per seguire la nuova fase di avvio della procedura internazionale.