I ricercatori sono riusciti a bloccare l’input da cui scaturiscono le cellule tumorali
Una neoplasia è una massa di cellule che cresce in eccesso ed in modo scoordinato innescando una sbagliata moltiplicazione di tessuti incontrollata e, fino ad ora, difficilmente contrastabile.
È di pochi giorni fa la notizia, riportata su una rivista di medicina del settore, che attesta la scoperta, proprio in Italia, di un metodo capace di colpire il tumore al seno controllandone la moltiplicazione delle cellule staminali. Questo procedimento dà la possibilità a farmaci di nuova generazione di colpire selettivamente il motore del tumore impedendo il meccanismo di proliferazione incontrollato delle cellule staminali.
La ricerca è un risultato ottenuto dal gruppo Lit ovvero dal Centro per la genomica dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Milano, con il sostegno dell’Airc, l’associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. I ricercatori sono riusciti, dopo anni di lavoro, a scoprire una Micro-Rna, in parole povere, una molecola – denominata miR-34 – che ha la capacità di bloccare la crescita della massa di neoplasma. Una scoperta e una conferma importante per lo staff guidato da Francesco Nicassio. I ricercatori hanno osservato lo sviluppo del tumore nella ghiandola mammaria dichiarando alla stampa: “Questo lavoro ci ha permesso di capire che l’espressione fisiologica del microRNA, miR-34a, è in grado di limitare l’espansione delle cellule staminali e può quindi contrastare più efficacemente la progressione del tumore”.
Per capire l’importanza di questa scoperta bisogna pensare che è sufficiente una singola cellula staminale tumorale per rigenerare e reinnescare il meccanismo della moltiplicazione “impazzita” delle cellule e quindi della massa tumorale nonostante la terapia farmacologica e chirurgica. Il passo successivo, quindi sarà quello di veicolare ed indirizzare la molecola che blocca l’innesto nelle cellule malate stesse.
La scoperta è solo l’ultima di una ricerca che si impegna da anni alla prevenzione e cura dei tumori al seno. È di poche settimane fa, infatti, la notizia che l’Ente Ospedaliero Cantonale di Bellinzona e l’Istituto di Ricerca in Biomedicina, hanno analizzato gli effetti della lidocaina, un anestetico locale che diminuisce la migrazione delle cellule tumorali limitando la proliferazione delle metastasi. La scoperta è stata pubblicata in un articolo del British Journal of Anaesthesia, la prestigiosa rivista del settore medico di ricerca.
Il dottor Andrea Saporito, ha dichiarato alla RSI che l’importanza di questi studi epidemiologici, hanno dimostrato, nei parenti operati di tumore, la diminuzione delle recidive tumorali dopo aver ricevuto, oltre all’anestesia totale, anche quella locale.
La ricerca scientifica e clinica aprono nuove strade alla lotta contro il cancro e, anche se il percorso di debellamento della malattia, è ancora lungo, è basilare capire i meccanismi di nascita e crescita del cancro per poterlo sconfiggere definitivamente in un futuro, speriamo, vicino.