Vediamo tutte le ‘rotture’ di Trump
Donald Trump? Un presidente di ‘rottura’ con uno spiccato senso per le azioni clamorose, ultima delle quali messa in campo proprio la settimana scorsa con l’uscita degli Usa dall’Unesco colpevole, secondo gli americani, di essere antisraeliana.
In meno di dodici mesi di governo, l’ultimo inquilino della Casa Bianca ha di fatto messo mano a più di un accordo storico o di un provvedimento preso dall’amministrazione Obama, tentando di stravolgerne la portata o, in qualche caso, cancellandoli direttamente. Dal clima, passando per immigrazione e sanità, non c’è insomma argomento su cui Trump non voglia segnare un deciso cambio di passo rispetto al suo predecessore. Talvolta riuscendoci.
Clima
Il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature? Non sono un problema per Trump. E così, prima con il clamoroso addio all’accordo di Parigi e poi con la proposta di abrogazione del ‘Clean Power Plan’, l’America ha detto addio allo storico impegno dei grandi della Terra di ridurre le emissioni inquinanti del 28% entro il 2020 oltre ad aver salutato la rigida regolamentazione introdotta da Obama per limitare le emissioni di gas serra delle centrali elettriche Usa. “La guerra contro il carbone è finita” ha annunciato il capo dell’agenzia federale dell’ambiente, Scott Pruitt. E Trump sorride.
Immigrazione
Muro fra Messico e Usa, travel ban, muslim ban, espulsione immediata dei clandestini, contrarietà mai celata per lo Ius Soli, guerra al Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) e ostacoli e paletti per i ‘Dreamers’: dopo le promesse fatte in campagna elettorale, rafforzate dallo spettro del terrorismo, Trump ha minato passo dopo passo le riforme obamiane che tutelavano i tanti migranti lavoratori giunti in America in cerca di fortuna e ha creato nuove e rigide regole per quanti vogliano mettere piede sul territorio americano.
Sanità
Una nota battaglia di Trump, finora persa su tutti i fronti, è quella contro il cosiddetto ‘Obamacare’, un’estensione del programma assistenziale e di coperture universali in campo sanitario voluta nel 2010 dall’allora presidente Obama. Grazie alla riforma, in sette anni circa 24 milioni di cittadini americani in più hanno finalmente avuto accesso alla copertura sanitaria Madicaid, il programma di assistenza pubblica gestito dai singoli Stati e rivolto ad alcune fasce di popolazione a basso reddito. Trump ha tentato di abrogare la legge sia in modo totale che parziale, fallendo per ben due volte nonostante la maggioranza repubblicana al Senato.
Diritti civili
“Love is love” gridavano le piazze Usa nel giorno della storica sentenza della Corte Suprema che dichiarava incostituzionali le leggi statali che vietavano il matrimonio gay, rendendolo di fatto legale. Ma non Trump, che da buon conservatore ha letteralmente subito la decisione. Per il matrimonio tradizionale, il presidente non ha mai nascosto di essere un convinto anti abortista, convinzione rimarcata dal taglio dei fondi alle associazioni pro-choice durante i primi mesi del suo mandato e concessi dalla precedente amministrazione.
Adnkronos
foto: Ansa