Cari Lettori, in occasione della Festa della Donna mi piacerebbe porre l’attenzione sulle differenze di genere. Non intendo distinguere un superiore e un inferiore tra donna e uomo, bensì faccio riferimento a due figure complementari con bisogni peculiari che soltanto insieme possono raggiungere obiettivi importanti: nella storia della evoluzione, uomo e donna hanno lavorato insieme allo scopo di sopravvivere. L’altro giorno un bambino di 7 anni parlava a sua mamma in questo modo: “Tu che sei donna sei un po’ meno forte; io, mio fratello e mio papà sappiamo fare più cose, siamo più bravi, coraggiosi e potenti… sono contento di essere maschio!”. È fondamentale ribadire che sia uomini che donne sono esseri umani e tra di loro non c’è una differenza di valore, ognuno deve imparare dall’altro qualcosa, dove non arriva l’uno arriva l’altro. Se dovessi pensare ad un desiderio da realizzare per l’8 marzo mi verrebbe in mente un futuro dove la diversità, anche quella di genere, non è fonte di pregiudizio e disprezzo, ma di amore e valorizzazione reciproca.
Pscicologa Beatrice Nasta