Una settimana piena di scene, di immagini e di momenti importanti per la nostra Italia è appena trascorsa. Molti avvenimenti entreranno nella storia, molte immagini ci hanno lasciato senza
fiato, altre senza parole. Ma come può una settimana riuscire a contenere così tanti avvenimenti di una rilevanza notevole per tutti noi?
È per questo che spesso bisogna tralasciare molte cose e dedicarsi solo ad alcune, per esempio, abbiamo deciso di concentrarci su quello che è stato battezzato come il “decretone”, ovvero il decreto di legge su due delle manovre più chiacchierate del governo giallo verde: il Reddito di cittadinanza e Quota 100.
Il primo, forse più atteso, più contestato e chiacchierato dell’altro, riguarda il sussidio destinato a combattere la povertà, è stato per lungo tempo il cavallo di battaglia del M5s, anche se dalla proposta all’approvazione è cambiato parecchio. È vero che la politica, soprattutto in Italia, riserva sempre delle grandi sorprese, come la misera scena del baciamano a Matteo Salvini ad Afragola, ma la scorsa settimana una su tutte ha avuto un grande clamore: Silvio Berlusconi si ricandida!
Ecco l’annuncio eclatante che il buon vecchio, non solo d’età, Silvio Berlusconi ha dato la scorsa settimana ed è stato un duro colpo per tutti. Pare, infatti, che anche all’interno di Forza Italia la notizia abbia sconvolto gli equilibri e un po’ tutti, si dice, abbiano cercato di fargli cambiare idea. Ma il Cavaliere è deciso lui scende in campo alle Europee del 26 maggio “per senso di responsabilità di andare in Europa dove manca il pensiero profondo del mondo”. “C’è bisogno di cambiare questo governo – ha aggiunto Berlusconi -, dove una parte è rappresentata dal Movimento Cinquestelle guidato da persone con nessuna esperienza e nessuna competenza. Sono come quei signori della sinistra comunista del ’94 in più hanno questo grande difetto”. Tra le notizie più toccanti che riguardano l’infinita strage di migranti, c’è la rivelazione del medico legale del laboratorio Labanof (il laboratorio di antropologia e odontologia forense) Cristina Cattaneo, che ha raccontato la storia del piccolo quattordicenne del Mali morto annegato nel Mediterraneo nel 2015, che stava cercando di venire in Europa alla ricerca di una vita migliore con cucita nella sua tasca la pagella scolastica. L’aveva piegata con attenzione, la sua pagella da bravo studente, sperando magari di fare una buona impressione su chi lo avrebbe accolto. Un destino comune a molti, come per gli ultimi naufraghi del barcone che è affondato la settimana scorsa portando con sé, negli abissi del mare, 117 anime a cui “è finita la pacchia”, come ha commentato su Facebook, una certa Flora Benincaso, a capo di una delle liste civiche che appoggiano Di Rella alle primarie del centrodestra. La donna è stata messa fuori da Di Rella che si dissocia dal suo pensiero, ma non si capisce cosa abbia fatto di tanto terribile, visto che ha solo ripetuto un pensiero che, a quanto pare, diventa sempre più tristemente comune e che è stato ispirato proprio da chi investe una delle più alte cariche del governo. Ma a lui, baciamo le mani!
foto: Ansa