La Cassazione ha assolto “per non aver commesso il fatto” Amanda Knox e Raffaele Sollecito
In particolare la quinta sezione penale di piazza Cavour ha annullato la condanna inflitta ai due giovani dalla Corte d’Assise di Firenze il 30 gennaio 2014 con formula piena. Si chiude così la vicenda dell’omicidio di Meredith Kercher. Per Amanda restano i tre anni di reclusione per il reato di calunnia. La decisione, che cancella ogni accusa di omicidio nei confronti di Amanda e Raffaele – entrambi condannati in appello, a 25 anni di reclusione Sollecito e a 28 anni e sei mesi la Knox – è arrivata dopo quasi 12 ore di camera di consiglio dei giudici della quinta sezione penale presieduta da Gennaro Marasca. “Sono molto grata di avere indietro la mia vita, grazie – ha detto Amanda dopo la sentenza – In questo momento sto assaporando il significato di tutto questo. La sola cosa che mi viene in mente ora è la gratitudine per la vita che mi è stata restituita”.
Per i familiari della vittima ci vorrà tempo per accettare questa decisione. “La decisione è arrivata come uno shock, ma è stato un risultato che sapevamo fosse possibile, anche se non era quello che ci aspettavamo”, ha fatto sapere la famiglia Kercher in un comunicato, trasmesso dall’ambasciata britannica a Roma. La famiglia spiega di avere “parlato brevemente con il nostro rappresentante legale in Italia, Francesco Maresca” e di capire adesso che la decisione è definitiva e rappresenta la “fine di quello che è stato un processo lungo e difficile per tutti gli interessati”. “Crediamo – spiega infine la famiglia Kercher – che sapremo il ragionamento alla base della decisione nei prossimi mesi, ma per il momento abbiamo bisogno di tempo per comprenderlo” ricordando che Meredith, è “la vera vittima di questo”.
“Vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti coloro che hanno sostenuto Amanda e la nostra famiglia”. È quanto ha affermato la famiglia della 27enne americana. “Innumerevoli persone – ha dichiarato la famiglia, come si legge sul ‘West Seattle Herald’, giornale per cui scrive Amanda – da esperti di genetica di fama mondiale ad ex agenti dell’Fbi, ai cittadini impegnati nella giustizia, hanno parlato della sua innocenza”. “Siamo entusiasti e grati – si legge infine – per la decisione” della Corte di Cassazione “e siamo grati oltre misura per tutto ciò che molti di voi hanno fatto per lei”.
Adnkronos
Jihadista di Winterthur morto in Siria
Dopo due fratelli e un apprendista 18enne ci sarebbe un ulteriore caso di un giovane di Winterthur partito per la Siria
La notizia arriva dal giornale 20 Minuten che avrebbe scoperto un ulteriore caso di un ragazzo jihadista della zona di Winterthur, nel canton Zurigo, partito per la Siria. Secondo l’emittente non sarebbe chiaro quando è partito il 21enne, ma amici del ragazzo ora avrebbero annunciato sul suo profilo facebook che sarebbe morto in un attacco aereo a Kobane a gennaio. Secondo le inchieste di 20 Minuten a 16 anni il ragazzo sarebbe stato radicalizzato e convinto di questa religione, lo avrebbe raccontato al giornale un ragazzo musulmano che lo avrebbe conosciuto in un centro di consulenza per giovani in cerca di lavoro. Sarebbero ancora in corso le analisi, né la Corte federale né il servizio d’informazioni finora hanno confermato questo quarto caso di Winterthur.