Viviamo giorni caratterizzati dal disordine. In questo momento è in atto un rave party di Halloween alle porte di Modena. Come tradizione vuole, anche questo rave è una festa clandestina, intitolata “Witchtek 2K22” e si sta svolgendo in maniera abusiva all’interno di un capannone dove si sono riuniti circa 3.500 giovani giunti dall’Italia e da altri Paesi europei. Giustamente, una volta scoperto il rave, si sta procedendo allo sgombro dell’area e si sta riunendo un gran numero di forze dell’ordine sul luogo pronti alla sommossa per porre fine all’evento. Su questo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha adottato una linea dura, ordinando al prefetto di Modena e al capo della Polizia locale di adottare ogni iniziativa pur di fermare il rave. Tutto è concesso. Piantedosi, inoltre ha presentato una prima bozza di provvedimento “per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento”, ovvero creare delle norme in contrasto con eventi come rave che prevedano una serie di misure per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento rispetto a casi del genere.
Solo la scorsa settimane abbiamo assistito a dei veri e propri scontri tra le forze dell’ordine e gli studenti dell’Università La Sapienza di Roma, dove i collettivi studenteschi hanno organizzato una protesta in occasione del convegno in programma organizzato da Azione Universitaria, sigla degli studenti di destra e dove erano attesi anche esponenti di Fratelli d’Italia. Si sono creati dei veri e propri scontri all’interno dell’Università, dove le forze dell’ordine hanno letteralmente preso a manganellate gli studenti. Tutto è stato permesso e Piantedosi ha spiegato/giustificato la carica sugli studenti in questi termini:
“Manganellate? No, la polizia ha fatto in modo che non ci fosse l’assalto a una cerimonia e che una manifestazione autorizzata si svolgesse liberamente”.
Anche la neo eletta premier Meloni ha fatto riferimento all’evento affermando “Io vengo dalla militanza giovanile e in tutta la mia vita non ho mai organizzato una manifestazione per impedire a qualcun altro di dire quello che voleva dire, è suo diritto farlo in democrazia”. Nessun cenno alle manganellate, alle cariche a questo punto ingiustificate (o giustificate) delle forze dell’ordine.
Il 28 ottobre era il centenario della marcia su Roma. Sono state messe in scena delle manifestazioni in memoria dell’evento che portò Mussolini al potere: la nascita del fascismo. Abbiamo assistito a delle manifestazioni commemorative con evidenti simboli esaltanti il fascismo: camicie nere, fez, stendardi e bandiere. Vi erano perfino dei bimbi vestiti di nero con il fez. Il corteo più grande a Predappio che ha radunato almeno 2.000 nostalgici si è concluso presso la cripta che ospita le spoglie di Mussolini. Pare che alcuni negozi che vendono gadget del Duce abbiano fatto affari! Sono queste manifestazioni regolarmente accordate dal Governo? Come mai nessun intervento da parte delle forze dell’ordine? Come mai nessuna parola da parte del neo eletto presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ci tiene molto al maschile della sua carica, che ci tiene molto ad innalzare il tetto sul contante, in modo che tutti gli italiani possano andare al discount con 10.000 euro nelle tasche, ma si dimentica di pronunciarsi sulle manganellate alla Sapienza e sulle manifestazioni di natura fascista? Ha ancora senso l’art. 5 della legge Scelba? No, pare di no, oppure in questo Governo ci sono eventi per i quali si richiama giustamente all’ordine per porre fine al disordine, e poi ci sono “ordini” dove tutto è concesso, che siano manganellate agli studenti o che siano manifestazioni che se ne infischiano del reato di apologia di fascismo.
Redazione La Pagina