
Commentiamo i premi più importanti, partendo dalle produzioni cui sono già stati attribuiti riconoscimenti nei festival internazionali degli ultimi mesi, e che agli Oscar 2025 hanno conquistato ulteriori trofei.
Ad imporsi in questa categoria è stata la pellicola “Anora”, che racconta la vita della comunità russa negli USA. Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024, a Los Angeles “Anora” si è vista assegnare ben cinque statuette: miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio e migliore attrice protagonista, la giovanissima Mikey Madison.
Ora veniamo ad un cognome che forse il pubblico già conosce: quello dei fratelli Culkin. Iniziamo da Macaulay Culkin, il bambino prodigio protagonista del film “Home Alone/Mamma ho perso l’aereo” del 1990, oggi attore e musicista. Ma questa volta parliamo di suo fratello, anch’esso attore. Perché Kieran Culkin, per “A Real Pain”, viaggio sofferto e rievocativo di due emigrati che tornano nella loro Polonia, alla notte degli Oscar 2025 é stato nominato vincitore della statuetta come miglior attore non protagonista.
Proseguiamo con un’altra conferma, quella di Adrien Brody, già Oscar come miglior attore nel 2003 per il film “Il Pianista” di Roman Polanski. Agli Oscar 2025 ha rinnovato il suo appuntamento con la statuetta nella massima categoria, migliore attore, per la sua interpretazione nel film “The Brutalist”. Questa produzione, sul dramma di un architetto ungherese emigrato in America, è arrivata a Los Angeles dopo aver vinto il Leone d’argento al Festival di Venezia 2024, e agli Oscar 2025 ha vinto altre due statuette: per la fotografia e la colonna sonora.
Eccoci arrivati alle sorprese. Zoe Saldana ha rispettato le previsioni, meritandosi l’Oscar come miglior attrice non protagonista per “Emilia Perez”, musical-drama sulla catena di tradimenti, violenze e conflitti familiari scatenati dal cambio di identità di genere di un boss della malavita messicana.
Tuttavia questa pellicola, forte dei riconoscimenti già conquistati a Cannes 2024 e, nell’anno in corso, ai Golden Globes e ai Bafta (gli Oscar britannici), agli Oscar 2025 ha vinto solo un altro premio, quello per la miglior canzone originale, malgrado si fosse presentata agli Academy di Los Angeles come super-candidata addirittura in undici categorie.
A “Conclave”, docu-fiction sugli intrighi e gli scandali durante l’elezione a Pontefice di un cardinale riformista, è stato invece assegnato il premio per la miglior sceneggiatura non originale, sebbene l’Academy di Los Angeles avesse proposto l’attrice italo-americana Isabella Rossellini meritevole di una statuetta come miglior attrice non protagonista.
Sorprendente anche il risultato di “The Substance”, sull’ambizione autodistruttiva di un’attrice alla ricerca dell’eterna giovinezza, già premiato a Cannes 2024 e ai Golden Globes 2025. Alla notte degli Oscar la pellicola era candidata in cinque categorie, ma ha vinto solo una statuetta per il miglior trucco e acconciatura.

Segnalazione d’obbligo, infine, per il trionfo della produzione franco-brasiliana “Sono ancora qui (I Am Still Here)”, sul dramma familiare causato dalla tragica scomparsa di un oppositore politico. Doveroso segnalare che questa è la prima statuetta vinta dal paese carioca, che ha addirittura interrotto i festeggiamenti del leggendario Carnevale di Rio per concedere alla popolazione di celebrare questa opera.
Per un commento sugli Oscar 2025 abbiamo raggiunto Valentina Castellani Quinn, produttrice italo-americana da un ventennio residente a Los Angeles e movie-professional tra le più autorevoli a livello globale.
“Anche la selezione 2025 delle opere candidate”, osserva Castellani Quinn, “si è confermata come un punto di svolta nel panorama cinematografico, proponendo una rilettura di valori universali, ma aggiornati da tematiche di stretta attualità come l’inclusione, la tolleranza e la disponibilità a condividere interpretazioni alternative sulle nostre abitudini e sulle difficoltà della vita. Sono emozioni che la stessa popolazione di Los Angeles si è trovata a vivere poche settimane fa, in occasione dell’incendio che ha devastato il nostro territorio. Siamo tornati, me compresa, alla normalità. A guardare il mondo, ma con una nuova consapevolezza. La vita è altrove. Anche altrove.”
di Nicoletta Tomei