Governo e Parlamento hanno definito la base legale per la sorveglianza degli assicurati tramite investigatori. Per i contrari le osservazioni sono eccessive e violano la sfera privata
Se la modifica della Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA) sarà accettata dal popolo il 25 novembre, le assicurazioni sociali potranno far sorvegliare i propri assicurati da investigatori privati per verificare chi realmente ha diritto alle prestazioni. La legge è combattuta da un piccolo gruppo di cittadini tramite referendum, perché ritengono che la nuova base legale conceda carta bianca alle assicurazioni sociali per osservazioni arbitrarie e viola la sfera privata. A tre settimane dal voto le premesse per la modifica della legge, che permetterebbe secondo il governo una più ampia lotta contro gli abusi, sono favorevoli. Nel primo sondaggio SRG SSR emerge il 57% di chi vuole rinunciare alla sfera privata per scoprire chi abusa delle assicurazioni, contro il 39% di contrari che vengono soprattutto dalla sfera politica di sinistra, Partito socialista e Verdi, che dopo l’iter parlamentare avevano rinunciato a ricorrere allo strumento referendario. Contro la revisione della LPGA anche un comitato liberale, di cui fanno parte esponenti dei Giovani liberali radicali, dei Verdi liberali e del Partito popolare democratico.
Ma a cosa mira la nuova LPGA? E fin dove si possono spingere le osservazioni degli investigatori? Le assicurazioni sociali versano una rendita di invalidità quando una persona per motivi particolari non può più lavorare e non percepisce uno stipendio. Oggi queste prestazioni vengono elargite sulla base di consultazioni, documenti o referti medici. In certi casi la Assicurazione invalidità (Suva) e la Assicurazione invalidità (AI) hanno sorvegliato persone, senza informarle, nella loro vita quotidiana. Nel 2016 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che le attività di sorveglianza della Suva non avevano sufficienti basi legali, così come l’AI secondo il Tribunale federale svizzero. Entrambe hanno sospeso le osservazioni. Il parlamento e il governo ora vogliono intervenire con la revisione della LPGA e dovrebbe ispirare la popolazione a fidarsi delle assicurazioni sociali, che devono garantire il principio di sostegno finanziario solo a chi ne ha il diritto.
La sorveglianza sarà permessa in casi eccezionali e solo se le assicurazioni sono in possesso di indizi concreti di un abuso e non hanno metodi alternativi per controllare gli assicurati. L’investigatore assunto può sorvegliare la persona in luoghi pubblici come la strada, il bar, il negozio o il parco e sono ammessi scatti fotografici e registrazioni di immagini e voci. Inoltre la persona può essere sorvegliata in luoghi visibili e accessibili a tutti come il balcone di casa, ma in questo caso non è permesso utilizzare droni o microfoni direzionali. Solo con una autorizzazione giudiziaria è permesso identificare la posizione con dei localizzatori GPS. È vietata invece la sorveglianza all’interno di un alloggio. Il periodo di osservazione di base è possibile per 6 mesi e in casi motivati per un anno, ristretta a 30 giorni di sorveglianza nell’arco di questo periodo. Dopo la conclusione la persona deve essere informata sui motivi e avrà la possibilità di agire di giudizio contro la sorveglianza.
La legge lascia spazio alle interpretazioni. Sebbene la lotta agli abusi sia indiscussa, per gli oppositori “la revisione è sproporzionata, perché riguarda tutti i cittadini svizzeri”. Le nuove norme includono anche l’AVS, l’Assicurazione disoccupazione e le assicurazioni malattia obbligatorie, sottoposte alla LPGA. Il comitato referendario rammenta che la legge tiene conto esclusivamente degli interessi degli assicuratori, alimentando così un sospetto generalizzato e ampliando di molto la prassi attuale. L’abuso oggi è già punibile. La polizia e la giustizia possono perseguirlo, attenendosi a regole precise, su denuncia delle assicurazioni sociali. Governo e parlamento riconoscono che osservare un assicurato è una grave ingerenza nella sfera privata, ma per salvaguardarla la legge prevede limiti ristretti alle osservazioni, crea trasparenza e smentisce l’ipotesi dei contrari che tra “luoghi liberamente visibili” vi siano anche locali interni alla casa. La legge concede le medesime prerogative conferite dal Tribunale federale alla polizia, ma gli investigatori non dispongono degli stessi mezzi del corpo di polizia nella lotta alla criminalità. Entrambi i fronti concordano sulla necessità di eseguire osservazioni segrete. I contrari ritengono però che “il problema è il troppo potere concesso alle assicurazioni che possono decidere indipendentemente se ordinare una osservazione”. La AI relativizza il significato di osservazioni: “L’assicurazione invalidità esegue 70.000 pratiche in un anno. Circa 2.000 richiedono più attenzione e alle fine sono 200 i casi che vengono osservati”.
Gaetano Scopelliti