Introdotta dal decreto fiscale e dalla Legge di Bilancio 2019, la Pace Fiscale presentava il 30 aprile come
scadenza ultima della domanda per la rottamazione ter delle cartelle esattoriali e il “saldo e stralcio” delle mini-cartelle esattoriali. Pare che le adesioni, raccolte attraverso gli sportelli dell’Agenzia della Riscossione e online, abbiano superato il milione e che i commercialisti abbiano già chiesto al governo una proroga di almeno un mese. “Da parte nostra confermiamo l’assoluta necessità di una proroga in quanto l’eccesso di domande ha creato una serie di problematiche. Inoltre la scadenza della pace fiscale si sovrappone a una molteplicità di altre scadenze che rischiamo di ingolfare il lavoro quindi confermiamo anche noi l’assoluta esigenza di una proroga”. È quanto sottolinea in una nota Marcella Caradonna presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e esperti contabili di Milano.
Successo delle procedure online
Pare che il successo dell’operazione “pace fiscale” sia da attribuire procedure adottate e soprattutto l’uso del canale web per la presentazione della domanda di rottamazione. Non è stato infatti obbligatorio presentarsi allo sportello, ma attraverso il servizio “Fai D.A. te” è stato possibile utilizzare presentare le istanze. Tramite il servizio online, infatti, gli utenti hanno avuto la possibilità di verificare rapidamente le cartelle “rottamabili” e soprattutto di inviare le domande di adesione 24 ore su 24, inclusi i giorni festivi. I contribuenti hanno inoltre avuto la possibilità di richiedere sempre online il “Prospetto informativo”, cioè l’elenco delle cartelle e degli avvisi di pagamento che possono essere “rottamati”. Pare che in tutto siano state presentate il 50% delle domande.
Incassi previsti
Si aggirerebbero intorno ai 949 milioni di euro gli incassi previsti dalla pace fiscale secondo i dati contenuti nel Def, considerando però le operazioni di rottamazione degli ultimi tre anni, comprese quindi anche le rate ancora in sospeso delle prime due definizioni agevolate. Gli incassi dovrebbero salire a 1,5 miliardi di euro nel 2020, 1,3 miliardi di euro circa nel 2021, per sfiorare 1,7 miliardi di euro nel 2022.
Il ‘saldo e stralcio’ delle cartelle per i debiti fiscali tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017, è entrato in vigore il 1° gennaio 2019. È riservato ai contribuenti in situazione di grave e comprovata difficoltà economica e prevede il pagamento di un percentuale tra il 16 e il 35% dell’importo dovuto
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