Richiesti dalla pubblica accusa sei anni di pena detentiva per Daniel Gloor
Venerdì si è conclusa, dopo tre giorni di udienza davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo, la prima parte di uno dei più grandi processi di corruzione nel Canton Zurigo intorno all’imputato principale, il 57.enne Daniel Gloor, ex responsabile della cassa pensioni cantonale zurighese BVK. L’accusa ha richiesto sei anni di pena detentiva e una pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere da 80 franchi e il rimborso allo Stato di 1,14 milioni di franchi. Inoltre Gloor deve rispondere d’infedeltà nella gestione pubblica e violazione del segreto d’ufficio. Secondo l’atto d’accusa Gloor ha ricevuto da cinque partner commerciali, fra il 1997 e il 2010, mazzette e favori personali di vario genere per un importo complessivo di 1,7 milioni. In cambio Gloor ha assicurato a tre ex soci in affari (1,2 milioni l’offerta in mazzette) trattamenti di favore nella gestione di fondi BVK. I tre uomini d’affari sono comparsi in aula durante il processo. Per uno, il Ministero pubblico ha chiesto tre anni con la condizionale e la restituzione di 3.67 milioni. Per gli altri due 18 e 14 mesi con la condizionale. La difesa dei tre imputati ha disegnato una nuova linea, ritenendo la descrizione della pubblica accusa “insostenibile”, poiché si è trattato di pagamenti per “amicizia”, di “fiducia” e di “gratitudine”.
Durante la sua deposizione Gloor ha ammesso che durante il suo impiego presso la BKV si è lasciato corrompere, senza spiegare il motivo della sua accettazione di mazzette. “Nella mia vita ho preso una volta una decisione sbagliata, ma non volevo danneggiare nessuno”, ha spiegato Gloor, che ha anche ammesso irregolarità commesse nel 2002. Si tratta del risanamento della società di partecipazione BT&T Asset Management AG. Dopo che il direttore delle finanze Christian Huber (UDC) aveva concesso 20 milioni, Gloor ne ha utilizzati altri 20 e le malversazioni causarono un anno di 40 milioni alla BVK. Di conseguenza Gloor aveva offerto le sue dimissioni a Huber. La difesa dell’ex responsabile della BVK ha chiesto una riduzione della pena a 30 mesi, in parte sospesi con la condizionale (24 mesi). Se Gloor non commetterà reati punibili entro l’arco dei due anni, non dovrebbe tornare in prigione, poiché ha già passato sei mesi di detenzione preventiva. Inoltre per la difesa, l’imputato deve essere assolto dall’accusa d’infedeltà nella gestione pubblica e di violazione del segreto d’ufficio.
Nell’ultimo giorno di udienze la difesa dei tre uomini d’affari, accusati di corruzione nei confronti di Gloor, ha preso la parola ammettendo i versamenti, ma negando che si sia trattato di corruzione per ottenere contropartite. L’avvocato dell’imputato più “generoso”, che ha versato la somma di 830.000 franchi a Gloor, ha parlato di pagamenti volti a “migliorare il clima” e a non gustare il rapporto “d’amicizia” tra i due, che si conoscono dai tempi del servizio militare. L’iniziativa di raggiungere questo “clima” tramite i soldi è stata un’idea di Gloor. La difesa chiede un massimo di 12 mesi con la condizionale, contro i tre anni del procuratore. Secondo la difesa del secondo uomo d’affari, anch’esso amico di lunga data di Gloor, i versamenti sono serviti ad aiutare un amico, la cui ditta si trovava in “una situazione finanziaria d’emergenza”, senza che l’imputato si aspettasse contropartite. Contropartita che arrivata ugualmente con i 40 milioni d’investimento da parte della BVK nella BT&T Asset Management AG, errore che è costato alla BVK 272 milioni. Per l’imputato la difesa ha chiesto l’assoluzione, contro i 18 mesi con la condizionale chiesti dalla accusa. È stato un gesto di “gradimento” il versamento di 200.000 franchi da parte del terzo coimputato, dopo che la BVK aveva deciso di investire nella sua società, la HBM BioVentures. L’investitore, di origini bulgare, non sapeva che la BVK fosse un’assicurazione statale, ha spiegato la difesa e difatti il suo cliente è da assolvere. La pubblica accusa con crede alla “spontaneità di un ringraziamento” del valore di 200.000 franchi e ha chiesto una condanna a 14 mesi sospesi. La sentenza è attesa soltanto in settembre, dopo che saranno chiamati alla sbarra altri due coimputati.