Un tribunale pachistano ha respinto l’appello della donna cristiana Asia Bibi, condannata quattro anni fa alla pena di morte per blasfemia. Asia Bibi, madre di cinque figli, era stata condannata nel novembre 2010 dopo essere stata accusata dalle donne del suo villaggio, con le quali aveva litigato, di aver insultato il profeta Maometto. Gli avvocati di Asia Bibi avevano presentato appello ma i “due giudici dell’Alta corte di Lahore hanno respinto il ricorso”, ha detto alla France Presse uno degli avvocati della giovane cristiana, Shakir Chaudhry, affermando di voler portare la questione davanti alla Corte suprema.
Una decina di imam, che avevano sporto denuncia contro Asia Bibi, hanno accolto con favore la decisione della giustizia all’uscita del tribunale, intonando slogan e canti religiosi. “Distribuiremo dolci ai nostri fratelli musulmani per festeggiare quella che è una vittoria per l’islam”, ha dichiarato uno di loro, l’imam Saleem. In Pakistan molte persone sono state condannate alla pena capitale per blasfemia, ma nessuna condanna è stata mai eseguita dal 2008 ad oggi. La legge sulla blasfemia viene spesso utilizzata contro i cristiani o altre minoranze religiose. Alcune personalità politiche che si sono battute per modificare il testo sulla blasfemia, sono state assassinate dagli estremisti. Il governatore di Punjab Salman Taseer è stato ucciso il 4 gennaio 2011 ad Islamabad dopo un commento sul caso di Asia e la sua opposizione contro la legge sulla blasfemia. Il Ministro per minoranze religiose a Pakistan, Shahbaz Bhatti, tre uomini armati lo hanno aggredito e ucciso con più di otto pallottole mentre andava al Ministero. Sono stati i Taliban a confessare di essere i responsabili dell’uccisione di Bhatti, i Taliban avevano inviato una lettera in cui hanno dichiarato che chi si opponeva alla legge sulla blasfemia sarebbe stato ucciso. “Se devo morire per le mie convinzioni, allora sarà così”, aveva dichiarato il Ministro Bhatti, che in passato si era pronunciato pro Asia Bibi. Il Ministro Bhatti inoltre era l’unico cristiano nel governo pachistano.