Euroscandalo o Qatargate che di dica, questa nuova vergogna che coinvolge il mondo del calcio e quello dell’Europarlamento era proprio ciò di cui non avevamo per nulla bisogno. Invece siamo qui, già costretti a subire un mondiale di calcio anomalo – e non solo perché l’Italia non si sia qualificata, così come non perché si stia svolgendo sotto le festività natalizie – soprattutto perché ci mette di fronte a certi scandali che lasciano disgusto e mettono a dura prova la fiducia nei confronti dell’Europarlamento. Da qualche giorno, infatti, le cronache non fanno altro che soffermarsi sui particolari che aggravano la posizione dei parlamentari europei coinvolti nel caso di corruzione ad opera del Paese del Golfo.
Così Eva Kaili si è trovata nel sacco, anzi nei sacchi di soldi trovati in casa propria dove teneva 600 mila € contanti e da giustificare… forse arrivano da parenti ai quali li aveva prestati? E con lei è stato convalidato l’arresto di altri tre per l’indagine attualmente in corso a Bruxelles, tra questi l’ex eurodeputato Antonio Panzeri che millantava vacanze di lusso per le quali spendeva fino 100 mila €.
“Alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti i poteri, compiti e deleghe a Eva Kaili nella sua qualità di vice presidente del Parlamento europeo”, viene riferito, ma in questo momento è nulla ogni azione in atto per ripulire la facciata fortemente deturpata del Parlamento Europeo, che dovrebbe essere la maggiore espressione della democrazia.
Siamo sicuri che questa sia la prima volta che accada una cosa simile? Come è possibile adesso riuscire a pensare al Parlamento Europeo esente da qualsiasi tipo di pressione o corruzione da parte di grandi potenze?
In questo momento potrebbe essere lecito sospettare di tutto e di tutti, perché in questa vicenda vengono intaccati, in cambio di vacanze e favori, quei principi e valori che invece il Parlamento Europeo dovrebbe garantire. Con questo scandalo il Parlamento Europeo si gioca (a calcio) la sua credibilità: da culla della democrazia a culla della corruzione il passo potrebbe essere davvero breve.
È facile con questi presupposti e vedendo chi sono i protagonisti della vicenda detta “Qatargate” (primo fra tutti l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, eletto nel Pd e poi passato ad Articolo 1 che ora lo ha sospeso dall’elenco degli iscritti) additare il Partito democratico che sembra covare vere e proprie serpi in seno. È pur vero, però, che questo squallido episodio ci mostra quanto sia quanto sia necessario mantenere un tetto al contante, il cui aumento, invece, è sempre stato al centro degli interessi della destra, non a caso è tra i primi provvedimenti dell’attuale Governo. E che dire delle intercettazioni tanto antipatiche al Ministro della giustizia Carlo Nordio? È proprio grazie alle intercettazioni e alle perquisizioni che gli inquirenti di Bruxelles hanno potuto indagare e mettere in luce questo scandalo europeo e adesso, invece, vengono messe in discussione come strumento di indagine dal nostro Governo.
Allora forse è il caso prendere appunti pure su quello che sta accadendo in Europa e fare delle correzioni utili: l’agenda della nostra Premier, arricchendosi di tanti nuovi spunti, si farebbe sempre più interessante, chissà che non diventi il nuovo best seller per il 2023!
Redazione La Pagina