La CFQF chiede un congedo parentale retribuito di 24 settimane per madri e padri
La Commissione federale per le questioni femminili CFQF chiede l’introduzione di un congedo parentale retribuito di 24 settimane disciplinato dalla legge. Una parte di tale congedo deve essere obbligatoriamente riservata ai padri. La CFQF è convinta che un congedo parentale costituisca un investimento ragionevole nel futuro dell’intera società: dei bambini, delle madri e dei padri, delle famiglie e della piazza economica svizzera.
Secondo la CFQF “un congedo parentale aiuta bambini e genitori a partire con il piede giusto come famiglia. Soprattutto nei primi mesi di vita, i bambini hanno bisogno di attenzioni e di cure, di rapporti stabili e sicuri. Dal canto loro, i genitori hanno bisogno di tempo per assestarsi e organizzarsi come famiglia”, si legge nel comunicato. Inoltre sostiene che “affinché anche dopo la nascita di un figlio, entrambi i genitori possano proseguire la loro carriera professionale e concordare un’equa suddivisione dei compiti occorre migliorare le condizioni quadro. A tale scopo è necessario introdurre un congedo parentale in grado di promuovere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e di contribuire ad abbattere gli stereotipi di ruolo. Una quota minima deve essere obbligatoriamente riservata ai padri per rafforzare la loro presenza nella famiglia”.
Nella situazione attuale, la Svizzera, secondo la CFQF, non potrebbe permettersi di rinunciare alle competenze professionali di nessuno dei due generi. Inoltre in previsione dell’evoluzione demografica in Europa, per contrastare la penuria di personale specializzato sarebbe necessario sfruttare il potenziale di manodopera qualificata esistente nel Paese. Maggiori possibilità di conciliare genitorialità e professione accrescono la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori, riducono la fluttuazione del personale e rafforzano la piazza economica svizzera.
Una situazione insoddisfacente
Al giorno oggi, secondo la CFQF, diversamente dalla maggior parte dei Paesi europei, attualmente la Svizzera non prevede alcun congedo parentale retribuito disciplinato dalla legge. L’indennità di maternità introdotta il 1° luglio 2005 è un’indennità versata a partire dal giorno della nascita di un figlio principalmente per tutelare la salute della madre. Il congedo paternità legato alla nascita di un figlio non è disciplinato dalla legge e il padre può esigere al massimo un “giorno di libero usuale”. Ciò nonostante, diversi datori di lavoro concedono ai loro dipendenti un congedo paternità della durata che varia da 2 giorni a 4 settimane.
Per questi motivi la CFQF propone che alla nascita di un figlio i genitori devono poter usufruire di un congedo parentale di 24 settimane. Per le madri il diritto a tale congedo inizia al termine del congedo maternità di 14 settimane legato alla nascita di un figlio, per i padri, al termine di un eventuale congedo paternità pure direttamente legato alla nascita di un figlio. Affinché anche i padri fruiscano di un congedo parentale, a ogni genitore deve essere obbligatoriamente riservata per legge una quota minima. Inoltre il congedo parentale deve essere goduto durante i primi 12 mesi dalla nascita di un figlio ed è importante che sia strutturato in modo flessibile: la sua fruizione deve poter avvenire a giorni, settimane o anche tramite un adeguamento del grado di occupazione. I genitori devono percepire un reddito sostitutivo pari all’80% del reddito conseguito prima della nascita del figlio, ma al massimo a CHF 196.- al giorno, finanziato tramite le indennità di perdita di guadagno (IPG).