Lelouch racconta il rapporto tra padri e figlie
Famiglia, perdono e amicizia: sono questi i temi principali del nuovo film di Claude Lelouch che torna alla regia con il suo 44esimo film, ‘Parliamo delle mie donne’, in uscita il prossimo 22 giugno. In questo suo nuovo lavoro, il regista parigino racconta, con il suo stile inconfondibile, i temi a lui più cari attraverso la storia di Jacques Kaminsky, fotografo di guerra di fama internazionale, stimato per il suo lavoro, ma padre e marito assente, interpretato da Johnny Hallyday, icona della musica francese, considerato tra i maggiori esponenti del rock blues in Francia, che spesso si ‘diletta’ a fare l’attore con buoni risultati.
Nel cast anche Sandrine Bonnaire nel ruolo di Nathalie Beranger, la nuova compagna del protagonista che via via si rende conto di trascorrere più tempo a prendersi cura della sua fotocamera che delle sue quattro figlie Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Trasferitosi in una baita in montagna con Nathalie per godersi un periodo di riposo, Jacques inizia ad elaborare la lontananza, soprattutto emotiva, dalle figlie e sente di essere arrivato ad un bivio e che, per essere realmente appagato, ha bisogno di riconciliarsi con la sua famiglia.
Toccherà al suo migliore amico aiutarlo, attraverso una messinscena, a riavvicinarsi alle quattro figlie, avute da donne diverse. “È la storia di un uomo che sente di essere arrivato a un momento della sua vita in cui si fanno le cose per l’ultima volta e si è in grado di sentirle davvero. Vuole riordinare la sua vita e sistemarla”, spiega Lelouch che ha curato anche la scenografia del film insieme a Vlerie Perrin. “Quello che mi piace di questa storia sono i temi del perdono e della manipolazione, non bisogna perdere troppo tempo per essere sinceri e per mettere da parte il rancore.
Credo che questo valga per un genitore, quanto per un figlio o un amico”, ha aggiunto Sandrine Bonnaire. “Trovo che Claude Lelouch sia uno degli ultimi registi che sappia raccontare una storia e farci sognare, che sappia parlare della vita delle persone”, è invece il commento del protagonista Johnny Hallyday. Si tratta di una commedia d’amore ed amicizia, capace di cogliere alcune importanti sfumature dell’animo umano, con un misto di sensibilità e umorismo; una favola moderna con una morale sul tempo che non può essere sprecato a dire bugie o a covare rancore e sui sentimenti e gli affetti che rendono la vita preziosa e non devono essere messi in secondo piano.
Nato in una famiglia ebrea-algerina da madre cattolica convertita all’ebraismo, Claude Lelouch si appassionò all’arte cinematografica fin dall’infanzia. Il successo internazionale arrivò nel 1966 con la direzione di ‘Un uomo, una donna’ col quale si aggiudicò due Oscar e la Palma d’oro al Festival di Cannes. Il regista ha anche vinto un Golden Globe e un Efebo d’Oro nel 1996 per il film ‘I miserabili’, tratto dal romanzo di Victor Hugo.
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foto: Ansa