Il ministro della salute Speranza firma ordinanza sugli spostamenti in Europa ed è subito polemica
Il decreto pronto in tempo per le ferie di Pasqua è stato sintetizzato dallo stesso Speranza su un twitter: “Ho appena firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i paesi extra Eu”.
Come si può facilmente intuire è scoppiata la polemica: ma come, in Italia è vietato andare a trovare la nonna che sta nella regione vicina, ma è possibile prendere un volo verso un altro stato? Sì, è così. L’incomprensibile decisione è dura da digerire, soprattutto agli occhi delle attività italiane che vivono di turismo, anche locale, e che sono fermi da tempo, come si legge dallo sfogo di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, quando si chiede il motivo per il quale “gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”. L’unica risposta arriva dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, giustificando la decisione con la discutibile giustificazione “sconsigliamo i viaggi all’estero”, quindi gli italiani potrebbero scegliere di andare tranquillamente in giro per l’Europa anche se sconsigliato, ma non possono uscire da casa in Italia. Precisamente afferma Di Maio: “Quello che noi abbiamo chiesto è rimanere a casa e non spostarsi, chi va all’estero e rientra deve fare un tampone all’andata e al ritorno, rientra nelle regole della mobilità europea. Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all’estero, anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile”. Una fase talmente difficile che permette di viaggiare per turismo in tutti i Paesi europei, basta effettuare un tampone entro 48 ore dalla partenza. Inoltre è possibile attraversare il territorio nazionale ed entrare e uscire anche dalle zone rosse, per raggiungere il luogo di partenza. Gli unici vincoli imposti dal Governo italiano, oltre all’autodichiarazione, sono il tampone entro le 48 ore dalla partenza, il tampone al ritorno e una quarantena di 5 giorni. Certamente gli italiani dovranno poi seguire le regole imposte dagli Stati che intendono visitare, inseriti in un’apposita lista indicata dal ministero degli Esteri e suddivisa per categorie (Elenchi paesi ufficiale).
Allora potranno venire a trovarci dall’Italia?
La Svizzera configura nell’elenco C, ovvero quei Paesi per i quali l’Italia richiede i tamponi in entrata e in uscita e l’isolamento per 5 giorni, ma la Svizzera (come gli altri Stati) ha le proprie regole e restrizioni, tra le quali l’elenco di Paesi e regioni per i quali, se il turista arriva da questi luoghi, è necessario sottoporsi ad una quarantena di 15 giorni. Tra questi figurano diverse regioni italiane, tranne le quattro confinanti con la Svizzera, con le quali, a causa soprattutto dei frontalieri, le autorità ritengono ci sia un legame di interdipendenza.
Ma, tornando alla domanda se potranno venire dall’Italia in Svizzera, la risposta è certo che potranno, ma dovranno munirsi di test negativo, modulo di entrata e tanta pazienza per affrontare la quarantena in isolamento.
Vacanze all’estero anche per gli svizzeri? Dipende dove…
Volete andare voi in Italia? È possibile anche, ma oltre che presentare il test negativo in entrata e in uscita, bisognerebbe effettuare la quarantena di 5 giorni in Italia e poi di 10 giorni una volta tornati in Svizzera. Allora, visto che alle vacanze non si riesce più a rinunciare, dalla Svizzera hanno optato per la via di fuga più semplice, partire verso quelle nazioni che non richiedono quarantena al ritorno, per esempio Spagna e Portogallo. Non configurando più nella lista dei paesi ad alto rischio di contagio da settimane, tornando da queste due nazioni non vi è più l’obbligo di quarantena, tanto che è stato registrato un vero e proprio boom di prenotazione dei voli verso queste due destinazioni dalle maggiori compagnie svizzere. “In una settimana per i due paesi in questione Swiss ha registrato un forte aumento della domanda” ha dichiarato in una nota la compagnia elvetica filiale di Lufthansa, commentando un aumento di prenotazioni addirittura di cinque volte più di prima.