Ogni anno l’aumento degli immobili trasformati in ruderi aumenta esponenzialmente, anche nel 2021 rispetto al periodo pre IMU gli immobili entrati nella categoria dei fabbricati collabenti è aumentato, oggi sono superiori al 113% cifre fornite dalla Confedilizia sulla base dei dati forniti dalla Agenzia delle entrate relativi il patrimonio immobiliare italiano. Da uno studio effettuato, l’anno scorso, gli immobili ridotti in ruderi che sono stati fatti rientrare nella categoria catastale F2, a seguito dell’accentuato stato di degrado, sono aumentati del 3,3% rispetto all’anno precedente. Questo tema era già stato affrontato precedentemente nella nostra rubrica, che evidenziava l’aumento spropositato dei ruderi dopo l’avvento dell’IMU nel 2011, periodo in cui i fabbricati trasformati in ruderi è passato da 278.121 a 594.094 unità, un aumento del 113,61% durante questi dieci anni, con la conseguenza di degrado delle aree su cui insistono. Lo Stato incurante di questo, preferisce incassare i proventi dell’IMU a scapito del patrimonio immobiliare, con un danno che supera di gran lunga quanto viene incassato, è logico pensare che sarebbe opportuno riflettere su questo e trovare adeguate soluzioni in merito.
Dr. Paolo Gasparini