In questo inizio del secolo ventunesimo, sono apparsi sulla scena nuovi e moderni eroi, uomini che, disprezzando i rischi personali, privilegiano l’interesse generale dei popoli a scapito di ogni vantaggio personale.
Sono i nuovi e grandi disobbedienti della nostra epoca, dotati di straordinarie potenzialità insurrezionali e da folgoranti intuizioni che contraddistinsero i grandi ribelli della storia: Martin Luther King, nella lotta per l’emancipazione del popolo nero degli Stati Uniti e il Mahatma Gandhi, nella liberazione del popolo indiano dal colonialismo inglese. Di altre emancipazioni abbiamo bisogno oggi. Portate da uomini il cui percorso non è sempre comprensibile, nascosto com’è dalle ombre di una diffusa omertà , tuttavia precursori di una nuova idea di fratellanza che privilegia la difesa di un interesse superiore anche a scapito delle singole leggi nazionali.
Questo è il destino di Paul Watson, inseguito da due mandati d’arresto internazionali, dopo aver lanciato una campagna a difesa dei cetacei oceanici annientati dall’armata militarizzata dei balenieri giapponesi. È il destino dell’informatico Hervé Falciani che, disgustato per i metodi della banca HSBC di Ginevra, suo datore di lavoro, si appropria degli schedari criptati e li trasmette alla giustizia francese che può così operare contro migliaia di evasori fiscali, recuperando alle casse dello stato più di un miliardo di Euro. Una goccia nell’oceano, rispetto a quello che apparirebbe in un mondo finanziario regolato su binari di assoluta trasparenza e leale collaborazione tra le nazioni di questa nostra terra. Più recentemente, Edward Snowden, sottoposto all’eterno calvario del pedinamento e del possibile arresto per tradimento e cospirazione contro gli Stati Uniti d’America, attualmente rifugiato in Russia e il cui destino rimane incerto e indeterminato , per il solo fatto di aver rivelato lo scandalo dello spionaggio planetario PRISM.
Aver messo al centro del dibattito pubblico mondiale la gigantesca minaccia del grande fratello nord-americano in possesso di miliardi di dati personali dei cittadini europei e del mondo intero.
Tre uomini. Tre eroi del ventunesimo secolo. L’uno a difesa della biodiversità. L’altro per realizzare il sogno di una finanza alleata e sostenitrice dell’economia reale e del benessere dei cittadini, piuttosto che un gigantesco buco nero. Il terzo, infine, schierato a difesa e ad un principio dei diritti dell’uomo consacrato nel ventesimo secolo, la protezione della vita privata degli individui. A questa lista potremmo aggiungere il soldato americano Bradley Manning, condannato a trentacinque anni di reclusione dalla corte marziale, maltrattato nelle prigioni americane anche per la sua omosessualità e per aver fornito, in primis, migliaia di documenti confidenziali al sito WikiLeaks in cui si rivelano i crimini commessi dall’armata americana in Irak. Dietro di loro si sta organizzando una massa di coraggiosi anonimi. Sono loro che accerchiano i cleptocrati e combattono gli illegalismi pubblici e privati. Sono, per riprendere una celebre espressione di Vaclav Havel, il grande politico e dissidente cecoslovacco, i protagonisti di una rivoluzione esistenziale. L’Italia, la Francia, l’Europa, devono essere l’avanguardia di una nuova cultura della trasparenza , tanto nel privato che nel pubblico.
Falciani, Snowden e Manning, non sono dei traditori, ma uomini coraggiosi, benefattori dell’umanità, perché pronti a rivelare la faccia oscura e disumana degli stati sovrani e dei misfatti delle oligarchie finanziarie. Trattandosi di questioni di sicurezza tutte le manipolazioni sono possibili, E il terrorismo assassino ha fornito un gigantesco aiuto a tutti quelli all’opera per organizzare un controllo sempre più serrato sulla vita dei cittadini. Le questioni poste sono infinitamente complesse. Resta, tuttavia, che la società civile mondiale si ribella al cinismo che contraddistingue le belle parole dei poteri consolidati. Il nostro pianeta è minacciato da tutte le piaghe d’Egitto. La clandestinità, il lavoro nell’ombra, sono l’alfa e l’omega di chi si arricchisce. Per difendere i loro interessi cercano di mettere la museruola al mondo. I moderni disobbedienti hanno alzato i veli dell’omertà per difenderci e non lasciare alle generazioni future una umanità nel terrore e al buio. La legge può e deve essere il loro alleato e proteggerli.