All’assemblea dei delegati il Partito borghese democratico (PBD) ribadisce le distanze dall’UDC
“Non ci lasciamo intimidire. In nessun caso le esigenze in Consiglio federale dell’UDC devono ricadere su Eveline Widmer-Schlumpf”. La vice presidente del PBD, Barbara Janom Steiner ha tracciato all’assemblea dei delegati a Zofingen (AG) il terreno su cui si muoverà il partito, riconoscendo a destra nell’Unione Democratica di Centro (UDC) il principale avversario politico. Ribadendo come il PBD nella sua giovane storia (è stato infatti fondato nel 2008) sia rimasto una forza politica costruttiva, pronta a compromessi, efficiente e orientata a trovare soluzioni, Barbara Janom Steiner ha esortato gli elettori a dare un forte segnale alle elezioni del 23 ottobre alla la politica del PBD, che dovrà essere ancora rappresentata in Consiglio federale, dove al momento non c’è posto per due seggi UDC. L’obiettivo del PBD è quello di raddoppiare a dieci il numero di consiglieri nazionali e di confermare il seggio agli Stati. Anche se nel frattempo nell’UDC è cresciuta la consapevolezza sulle alte competenze della ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf, per Janom Steiner, l’UDC si perde in calcoli di concordanza nella pretesa del secondo seggio, “per vendicarsi della mancata rielezione di Christoph Blocher”. La diretta interessata da parte sua ha sostenuto che la fiducia non si può comprare e che il paese “ha bisogno di forze costruttive“, insistendo sulla necessità di incrementare la partecipazione delle donne in politica sociale e ambiente. G.S.