Esprime preoccupazione e indignazione il Partito democratico di Zurigo “per le recenti decisioni prese dal governo e dai partiti della maggioranza sulla manovra economica”. Manovra che colpisce anche gli italiani all’estero. Molti di loro, che hanno scelto di fare il servizio militare, ora “si vedono tolta la possibilità di conteggiare questo periodo per la pensione e in aggiunta subiscono un ulteriore schiaffo, dopo quelli sonori ricevuti in questi ultimi anni, con l’indicibile riduzione dei servizi ai cittadini: le chiusure di sedi consolari e di scuole, di diverse migliaia di corsi di lingua e cultura italiana frequentati da studenti italiani e di numerose istituzioni italiane all’estero”.
“Inoltre, chi ha fatto tanti sacrifici per potersi laureare e si è trasferito all’estero per mancanza di lavoro – sottolineano – ora si sente dire che i suoi anni passati a studiare sono considerati inutili, e se ha già pagato per poterli riscattare a fini pensionistici, rischia di vedere i suoi investimenti andare in fumo. Non si parla di spiccioli, ma di decine di migliaia di euro”. “Gli italiani non meritano un governo che, per non toccare i troppi privilegiati, punisce chi ha dimostrato un grande amore per il proprio paese o ha fatto sacrifici, lavora duramente e porta alto il nome dell’Italia all’estero. Per questo, il Partito democratico in Svizzera chiede ai propri parlamentari e alle opposizioni, di battersi in Parlamento e nel paese, assieme alle forze sindacali, per rendere più equa una manovra economica che cosiffatta premia nei fatti i furbi e condanna i deboli. Il nostro paese ha bisogno di ben altro, di maggiore moralità da parte dei rappresentanti nelle istituzioni e di equità nelle opportunità e nei doveri”.
2 commenti
Leggere questo articolo dopo il sei di settembre mi sembra al quanto contadittorio, Il partito Democratico si erge a difensore dei piu’ deboli, si permette di dare giudizi al quanto affrettati, ma non riesce a guardarsi allo specchio e farsi un’ autocritica. In un momento cosi’ difficile dove la classe politica dovrebbe dimostrare senso di responsabilità nei confronti del paese, dovrebbe unirsi nel tentativo di risolvere i problemi o almeno provare a farlo, assistiamo ad episodi come lo sciopero del sei Settembre dove la cgil, organizza una protesta inutile che peserà ulterirmente sulle spalle del contribuente, infatti: i danni della giornata di protesta costerà a noi tutti l’ irrisoria cifra di cinque miliardi di euro. Personalmente definisco questa giornata, LA RIMPATRIATA DEGLI IRRESPONSABILI. Il PD evidenzia in modo ossesivo gli errori della attuale coalizione di governo, ma non riesce mai a creare una alternativa degna di questo nome, oggi al paese n on servono le critiche ma i fatti, ed in questo il PD ha ampiamente dimostrato di non essere all’ altezza. Ho letto l’ articolo ma in tutta sincerità non avrei voluto rispondere, ma non si puo’ tacere quando si legge : L’ opposizione lotti a fianco delle forze sindacali, oppure: per non toccare troppi privilegi punisce chi ha dimostrato un grande amore per il proprio paese.Intando proviamo a chiarire cosa sia o quale é la classe privilegiata, signori del PD di Zurigo vi rammendo che una delle classi piu’ privilegiati sono proprio le forze sindacali, pensate solo per un attimo se la CGIL
(continuo il commento precedente) con le sue circa 3000 sedi pagherebbe l’ ICI quale introito potrebbe avere lo stato, e questo non vi sembra un privilegio? Solo nel 2006 la CGIL ha incassato 331 milioni di euro, e come se questo non bastasse, lo stato le da in omaggio 3000 dipendenti che si pagano con i nostri soldi, ce’ comunque da precisare che questi dipendenti vengono suddivise dalla cosi’ detta triplice ovvero CGIL-CISL-UIL. e vengono a costare ulteriori 116 milioni di euro, in piu’ ci sono 9, 2 milioni per permessi retribuiti. Siccome ritengo questo giornale democratico, lo invito ha publicare l’ articolo del nostro sito (www.modie.info) dove si denota con chiarezza quali sono le classi privilegiati. La Camusso ha publicamente detto: ce’ bisogno di una monovra piu’ equa che non coinvolge solo i lavoratori publici e i redditi fissi. Assolutamente daccordo con la leader della CGIL, ma non trovate una contraddizione nelle parole della Camusso, non si puo’ parlare di equità quando poi i primi a non pagare sono proprio quelli che dovrebbero. Ma in tutto questo non ce’ nessuna forma di illegalità, é tutto in regola anzi in piena regola. Ecco perché invito il direttore a publicare il nostro articolo, questo anche perché questo giornale é il piu’ letto in Svizzera. Sicuro che il direttore lo farà le porgo i piu’ cordiali saluti.