“Un concentrato di satira corrosiva che con l’aiuto della magia bianca descrive il nostro Paese come è realmente e ci trascina nel futuro”: tutto questo è ‘grillo is back’, in scena venerdì 27 maggio a Basilea (Satdtcasino) e sabato 28 maggio a Zurigo (Kongresshaus)
Grillo is back… ovvero “magia bianca per un tuffo nel futuro” come hai annunciato tu stesso: un work in progress durante il quale ci condurrà dove e attraverso quali percorsi…vista la tua ormai celebre imprevedibilità?
In realtà possiamo addirittura dire che… è già cambiato, adesso direi “Grillo on going”. Con le elezioni che ci sono state, con la Spagna, noi e tutti i movimenti giovanili, la visione del mondo sta cambiando, sta diventando una visione europea. Questa politica di rappresentatività non funziona più, è un sistema che sta crollando e i cittadini non vogliono più essere rappresentati perché non hanno bisogno di nessuno. Si chiama “Democrazia dal basso”, con consiglio di quartiere, bilanci partecipativi e, un po’ come succede in Svizzera, con referendum senza quorum propositivi. Vogliamo la democrazia che c’è in 300 Paesi del mondo e che noi non abbiamo. Non ci sentiamo più di essere rappresentati e non vogliamo più essere rappresentati da questi…questi…insomma chi sono questi, scusa?
Entriamo subito nel tema…visto che ci siamo dimmi qualcosa su questa corte sfrenata con la quale, dopo le amministrative della scorsa settimana e il positivo risultato del Movimento 5 stelle i vari “comitati d’affari” tentano di lusingarvi in vista dei ballottaggi….
No, non voglio neanche entrare nel merito del ballottaggio, con chi ci schieriamo, di qua o di là. Questa è una visione stupida della politica, il voto utile, o sei di qua o sei di là. Noi siamo oltre, siamo per l’azzeramento di questo sistema di rappresentatività dei partiti, della persona che rappresenta i cittadini: non ci rappresenta più nessuno. Quindi dove andiamo col ballottaggio è una domanda che non ha senso per me: chiunque potrà andare con chi vuole. Noi andiamo per la nostra strada che è l’azzeramento di questa politica, con l’inserimento del cittadino in prima persona.
A giugno, invece, è la volta del poker referendario.
Ci staremo sopra tutti i giorni con il blog e le manifestazioni, appoggeremo qualsiasi iniziativa a favore dei 4 sì, ovviamente. Lo scorporo è stato voluto da questi becchini della democrazia che predicano in un modo e poi vanno a votare esattamente al contrario perché lo scorporo è stato approvato grazie all’assenza di 12 del PD che non sono andati a votare, come Fassino ad esempio, due dell’IdV ed un radicale che addirittura ha votato a favore dello scorporo. Quando entri in un circuito di partiti, coalizioni, inventi un comitato, fai un compromesso: ma la politica non è questo, basta con queste robe qua, non ne vogliamo più sapere. Se il referendum fosse stato fatto adesso, insieme alle elezioni, probabilmente avremmo messo una croce definitiva sul nucleare, sull’acqua privatizzata e sul legittimo impedimento.
Già nucleare, acqua, legittimo impedimento ma non solo direi…Cito ancora le tue parole: “Togliamo i soldi dalla politica”…secondo te e i grillini si può, anzi si deve…tira ancora aria di referendum, giusto? E cos’altro bolle in pentola?
Sì, sì, faremo un referendum per togliere i soldi, questo certamente, ma non li chiamerei più “grillini” che è come dire pulcini di una chioccia: questi sono galli che ululano. Ci sono ingegneri, avvocati, architetti, un po’ di tutto. Sono cittadini che si sono messi in mezzo, io ho semplicemente dato il via al movimento con la rete ma adesso sono autosufficienti. Per questo definirli grillini è riduttivo. Per il resto posso dire che do ancora un anno di vita e poi scompare tutto: non c’è più Berlusconi, sinistra, destra, è tutto finito. Stanno arrivando i movimenti da tutta Europa, in Germania i Verdi sono il secondo partito. Nella citta della Merkel fanno votare quelli di 16 anni per questo avevo proposto il voto a punti: da 16 a 25 vale doppio, da 25 a 60 vale normale, da 60 in poi non si vota più.
In “Incredible Italy” aveva ironizzato sulla possibilità di esportare alcune peculiarità italiane nel resto del mondo, dal bunga bunga ai dissesti pubblici. Beh, sappiamo tutti come è andata. Ti sei guadagnato a pieno titolo l’appellativo di “profeta”… Grillo is back, pardon “Grillo on going”, con quali profezie ci lascia?
Adesso c’è la negazione del demonio, cioè c’è la peste, come a Marsiglia dove ha disintegrato metà della popolazione ma le autorità continuavano a dire che era tutto sotto controllo. Adesso c’è una peste, economica ovviamente, che sta attraversando l’Europa e continuano a far finta che ce la facciamo. Dicono che l’Europa è forte e sopravviverà: questa è la parte della “negazione della peste”.
Isabella La Rocca