Nel suo viaggio in Germania Benedetto XVI è riuscito a conquistare i suoi concittadini, trasformando il sottofondo di sospetto e critiche in un coro quasi unanime di entusiasti
Si è concluso il viaggio di Benedetto XVI nella sua terra natia, la Germania, un viaggio anticipato da numerose polemiche e dissensi rivelatisi poi solo eccessive esagerazioni. Il rischio di contestazioni non aveva tuttavia intimidito Papa Ratzinger che in viaggio verso Berlino ha risposto così ad una domanda dei giornalisti sulle annunciate proteste contro la sua visita e sul previsto boicottaggio di un gruppo di parlamentari al suo discorso al Bundestag: “È una cosa normale che in una società libera e in un tempo secolarizzato ci siano posizioni contro la visita del Papa. Esprimere il proprio punto di vista fa parte della libertà”. “Dobbiamo prendere atto – ha detto il Papa – che il secolarismo e anche l’opposizione al cattolicesimo sono forti nella società. Ma se questo si manifesta in una forma civile, niente da dire”. “D’altra parte – ha proseguito il pontefice – è anche vero che c’é tanta aspettativa, c’é tanto amore per il Papa. In Germania esiste un’opposizione di vecchia data verso il cattolicesimo, ma c’é anche consenso e soprattutto c’é la crescente convinzione del bisogno di una forza morale nella società. Abbiamo bisogno della presenza di Dio nel nostro tempo”. “Insieme all’opposizione, che è naturale aspettarsi – ha concluso Ratzinger – c’é anche tanta gente che mi aspetta con gioia, che aspetta una festa della fede. Perciò vado con gioia nella mia Germania, felice di portare il messaggio di Cristo nella mia terra”. E se le annunciate contestazioni si sono poi rivelate solo esagerazioni, la “sua gente” non ha invece deluso le aspettative del pontefice. Una folla di fedeli ha seguito, a Friburgo, la messa che ha chiuso il viaggio di quattro giorni in Germania di Benedetto XVI. I partecipanti hanno affollato l’aeroporto della città meridionale tedesca fin dalla notte e in tantissimi hanno dormito all’aperto in attesa dell’evento conclusivo della visita papale. “Agnostici e non credenti che soffrono per i nostri peccati, sono più vicini a Dio dei credenti che concepiscono la fede come routine e apparato”, è stato il principale passaggio toccato dal Papa durante la messa. Naturalmente, ha detto ancora Benedetto XVI, “questo non significa affatto che tutti coloro che vivono nella Chiesa e lavorano per essa siano da valutare come lontani da Gesù e dal Regno di Dio”. Il discorso tenuto al Bundestag nel suo primo giorno della sua visita in Germania è stato sorprendente: “Ha dato una lavata di capo ai politici, ha parlato di natura e ragione, ha richiesto ai parlamentari una maggiore responsabilità morale per l’ecologia e la giustizia. È stato un discorso politico, coraggioso, straordinario. Forse, il viaggio più difficile del Papa dall’inizio del suo pontificato può trasformarsi in un trionfo, come accadde lo scorso ottobre in un’altra tappa difficile, quella di Londra”: ha commentato lo Spiegel. Nel suo discorso, il primo di un Papa all’interno delle aule del Bundestag, Joseph Ratzinger si è rivolto ai governi mondiali ricordando il ruolo fondamentale della politica all’interno della società sottolineando quanto lontano debba restare il profitto materiale per un uomo che ha la responsabilità di gestire la res pubblica. Spazio anche per tornare a parlare di pedofilia: nell’ultimo incontro pubblico del suo viaggio in Germania, rivolgendosi ai fedeli, il Pontefice ha sottolineato come lo “scandalo” (in senso negativo) degli abusi sessuali dei preti rischi di prendere il posto dello “scandalo” (in senso positivo) della morte e risurrezione di Cristo e, in questo modo, rischi di rendere la fede “inaccessibile” agli uomini. Prima del discorso al Bundestag Papa Benedetto XVI aveva detto di capire chi, “davanti alle notizie” degli abusi commessi dai preti pedofili, “soprattutto se vicini” alle vittime, dice “questa non è più la mia chiesa, la chiesa per me era una forza di umanizzazione dell’amore”, e ha espresso comprensione per chi di fronte agli scandali decida “di non poter più vivere in questa chiesa, se i suoi rappresentanti fanno il contrario” di quel che dicono. Tuttavia, ha aggiunto, “gli scandali vanno sopportati”.