Appello della Presidente della Confederazione Doris Leuthard
In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, tenutasi la scorsa domenica, 3 dicembre, la Presidente della Confederazione Doris Leuthard ha fatto un appello in cui ha spiegato innanzitutto il tema di quest’anno “”Lavoro – Reddito – Autodeterminazione”.
“La scelta del motto non è casuale: lavoro, autosostentamento e autodeterminazione sono infatti correlati tra loro. Per le persone con disabilità, tuttavia, non è semplice integrarsi e affermarsi sul mercato del lavoro. Purtroppo, infatti, ancora oggi queste persone vengono spesso discriminate al momento della ricerca di un’occupazione e in molti casi non la trovano”, ha detto Leuthard. Inoltre “nella nostra società il lavoro è forse il fattore più importante per l’integrazione, quello che ci garantisce un’entrata e che ci permette quindi di condurre un’esistenza il più possibile indipendente. Ecco perché è fondamentale che anche le persone con disabilità possano trovare un lavoro soddisfacente e adeguato alle proprie possibilità”. La Presidente della Confederazione poi ha sottolineato che: “Sappiamo tutti quanto il lavoro sia importante per una persona e conosciamo il senso di appartenenza che esso ci procura. Essere in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento e poter accrescere le proprie responsabilità e competenze in ambito professionale aumenta la propria autostima. Per non dimenticare le relazioni sociali che spesso si sviluppano sul luogo di lavoro”. E poi: “Le persone escluse dal mondo del lavoro o che vi partecipano solo in parte possono sentirsi insicure e rimanere isolate. Senza un reddito sufficiente può essere difficile diventare membro di un’associazione, coltivare un hobby o andare a trovare parenti e amici”.
“In Svizzera – ha poi concluso Leuthard – qualcosa è già stato fatto e dell’altro è stato iniziato. Tuttavia non possiamo ancora affermare che nel nostro Paese le persone con disabilità abbiano un accesso libero e senza ostacoli al mercato del lavoro e che possano usufruire delle stesse opportunità di tutti gli altri. Ma sono convinta che queste persone, con le loro competenze professionali e con le loro esperienze, possano rappresentare un arricchimento per le amministrazioni pubbliche e per le imprese”.
Le persone con disabilità vogliono essere coinvolte
Solo qualche mese fa, il Vicepresidente di Pro Infirmis e Consigliere nazionale, Christian Lohr, ha chiesto in un’interpellanza al Consiglio federale che le persone con disabilità vengano coinvolte in tutte le questioni che le riguardano.
Con la sua interpellanza, Christian Lohr vuole sapere come il Consiglio federale intende coinvolgere le persone con disabilità nell’elaborazione e nell’attuazione delle basi legali, e che cosa il Consiglio federale fa per adempiere i suoi obblighi nel quadro dell’elaborazione di una politica nazionale coerente in materia di handicap da anni sul tappeto. Pro Infirmis sottoliena come oggi, le persone con disabilità e le loro organizzazioni non vengono praticamente coinvolte nel processo legislativo. Nel maggio 2017 – ben tredici anni dopo l’entrata in vigore della Legge sui disabili – l’Ufficio federale dei trasporti ha pubblicato la sua strategia per l’applicazione delle prescrizioni nel traffico ferroviario. Ebbene, tale strategia è stata elaborata senza alcun coinvolgimento delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni. “È impossibile trovare soluzioni valide senza attingere alla competenza dei diretti interessati”, ha dichiarato Lohr. E Felicitas Huggenberger, Direttrice di Pro Infirmis, conferma: “Pro Infirmis si impegna da decenni per le pari opportunità delle persone con disabilità e osserva di continuo come vengano prese decisioni che le riguardano direttamente senza nemmeno considerarle”.