Si parla sempre di più di prevenzione per stare bene in salute, ma poi ognuno lascia correre, evita di andare dal medico preso com’è da vari altri problemi. Eppure, se si seguissero alcuni piccoli consigli, si eviterebbero facilmente sorprese spesso non piacevoli. Vediamo quello che dovrebbero fare i maschi e le femmine a partire dai 15 agli oltre 65 anni. Dai 15 ai 20. Per lui: visita medica generale, valutazione dei genitali esterni per valutare, per esempio, la mancata discesa del testicolo o presenza di fimosi (restringimento prepuziale). Calcolo dell’indice di massa corporea (BMI), che si trova dividendo il peso espresso in kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri. Quando il BMI è superiore a 25 è necessario un trattamento per ridurre il sovrappeso. Per lei: sono importanti un’attività fisica o sportiva (almeno 2 volte alla settimana), un’alimentazione sana e un’attenzione al peso, evitando diete drastiche che possono essere dannose per uno sviluppo osseo e riproduttivo equilibrato. Quando iniziano le prime esperienze sessuali è importante una visita ginecologica (compreso pap-test), per ricevere un’adeguata informazione sui metodi contracettivi disponibili. Dai 20 ai 40. Per lui: controllo cardiologico per l’attività fisica. Visita medica generale. Elettrocardiogramma a riposo e da sforzo. Esami ematochimici: emocromo (permette di valutare un’eventuale malattia del sangue, per esempio l’anemia, la carenza delle piastrine, la leucemia), colesterolo e trigliceridi (per valutare la presenza di grassi dovuti sa cattiva alimentazione o a produzione dello stesso nostro corpo), Got-Gpt, transaminasi (per verificare la corretta funzionalità del fegato), azotemia e creatinina (per verificare la funzionalità dei reni), sideremia, transferrina, ferritina (per controllare il ferro nell’organismo, marker epatite e Hiv (specie se si hanno rapporti sessuali occasionali), l’esame del liquido seminale per escludere la sterilità.
Per lei: tutti gli esami cardiologici, epatici e ematochimici previsti per i maschi, in più pap-test dai 25 anni in su, ogni tre anni, autopalpazione della mammella, mammografia ogni due anni controllo periodoico dei fattori di rischio cardiovascolare. Dai 40 ai 65 anni. Per lui: tenere sotto controllo i fattori di rischio cardiovascolari (glicemia, lipidi, pressione arteriosa). Superati i 40 può insorgere l’ipertrofia prostatica. Di qui l’importanza di fare una ecotomografia addominale. Un aiuto può giungere anche da un esame del sangue, come il dosaggio del Psa (antigene prostatico specifico). Elettrocardiogramma da sforzo. Doppler delle carotidi, se esistono fattori di rischio cardiovascolare. Tenere sotto controllo la pressione oculare per glaucoma. Per lei: pap-test fino a 65 anni, ogni tre anni; mammografia, ogni due anni; elettrocardiogramma. Controllo periodico dei fattori di rischio cardiovascolare. Ricerca del sangue occulto nelle feci o rettosigmoidoscopia (dai 50 in su). Al momento di entrata in menopausa è bene eseguire una MOC (femorale dopo i 60) e il controllo di calcio e di vitamina D nel sangue.Oltre i 65. Per lui: controllo di tutti i fattori di rischio cardiovascolare; ricerca del sangue occulto nelle feci o rettosigmoidoscopia; si consiglia un chek-up personalizzato a seconda dei sintomi e delle patologie presentate in precedenza. Per lei: mammografia ogni due anni fino a 69 anni; controllo periodico dei fattori di rischio cardiovascolare; ricerca del sangue occulto nelle feci; MOC femorale ogni due anni; si consiglia un chek-up personalizzato a seconda dei sintomi e delle patologie presentate in precedenza.