Spesso, specie di questi tempi, col cambio di stagione, ci capita di starnutire e di vedere gente starnutire. Accade che si starnutisce anche per altri motivi che non per il freddo e per l’infiammazione delle mucose nasali e delle alte vie respiratorie. Dunque, che cos’è lo starnuto? E’ un meccanismo di difesa del nostro corpo. Quando c’è un’infiammazione delle mucose nasali o delle alte vie respiratorie di tipo virale o allergico, le fosse nasali sono irritate e congestionate. Allora il sistema nervoso reagisce per espellere dal naso il muco che contiene germi o allergeni e si crea lo starnuto, che a volte si manifesta non solo per il freddo, ma anche per qualche corpuscolo di piccole dimensioni che è inspirato attraverso il naso. In questo caso il nostro organismo, per liberarsene, provoca lo starnuto.
Sarà capitato a tutti di notare una differenza tra starnuti. C’è chi starnuta rumorosamente e chi, invece, reprimendolo. La differenza dipende dal fatto che c’è chi, prima di starnutire, inspira molta o poca aria, quindi il “volume” dello starnuto dipende da questo. C’è anche chi fa esplodere lo starnuto con tutta la forza dell’aria inspirata e chi lo “soffoca” comprimendo il naso e chiudendo la bocca, quasi a voler “nascondere” lo starnuto. Certo, c’è anche una questione di educazione: starnutire rumorosamente senza mettersi una mano o un fazzoletto davanti, non è segno di buona educazione. Tuttavia, reprimere lo starnuto non fa bene.
Se, infatti, si reprime lo starnuto, non è possibile comunque impedire che la pressione dell’aria vada dall’interno verso l’esterno. Bloccando la pressione, l’aria comunque deve uscire da qualche parte e allora potrebbe incanalarsi lungo i condotti che collegano il naso con le orecchie provocando il tipico disturbo di chi ha un senso di ovattamento o di vertigine. Può capitare anche che tappandosi naso e bocca si eserciti una pressione sulla muscolatura addominale, ciò che può alla lunga causare ernia inguinale o ombelicale. Quindi, bisogna lasciar esplodere lo starnuto, il che non significa che si debba spruzzare aria e saliva cariche di virus liberamente nell’ambiente o magari contro altre persone, specie se ci si trova in ambienti chiusi e piccoli. La buona educazione si sposa con la salute propria e altrui mettendo un fazzoletto davanti alla bocca, in modo da bloccare la nuvola di aria e saliva piene di virus e da impedire il contagio. Se non si dispone di un fazzoletto, si può ricorrere alle mani aperte davanti al viso in modo da intercettare, senza danni per gli altri, la nuvola di aria e saliva. E’ chiaro che dopo bisogna lavarsi bene le mani, perché esse sono piene di virus e dunque toccando oggetti o le mani di altre persone non si fa altro che trasmettere il virus del raffreddore. Un altro sistema, se non ci si può lavare le mani subito, è di intercettare aria e saliva con l’incavo del gomito, perché questa parte del corpo non andrà in contatto con altre persone o con altri oggetti.
Un altro modo per evitare danni è di soffiarsi il naso, dopo lo o gli starnuti, una narice alla volta. In questo modo, si esercita una pressione maggiore nell’espellere il muco che altrimenti rischia di ristagnare nelle vie che uniscono naso, gola e orecchie. E’ evidente che tutte queste precauzioni valgono per gli starnuti di tipo virale, per quelli di tipo allergico non c’è contagio, ma le regole della buona educazione restano sempre valide.