Vittorie in trasferta per Juventus e Roma, il Napoli rallenta e il Genoa spreca, pari nel derby milanese, riscossa della Fiorentina, affonda il Parma
Riparte il campionato e il copione è sempre lo stesso. La Juventus (0-3) risponde con autorevolezza alla Roma (1-2), che dopo due mesi torna alla vittoria in trasferta sul campo dell’Atalanta. I bianconeri hanno impressionato e dato una dimostrazione di forza all’Olimpico di Roma travolgendo la Lazio con un Pogba stellare (doppietta), Tevez sempre a segno e Pirlo tornato il regista che illumina la manovra. Funziona a meraviglia la squadra di Allegri, che già interpreta bene il nuovo modulo con la difesa a quattro, che sembra dare maggiori garanzie. La Juventus è aggressiva, gestisce bene la partita ed è spietata nel domare l’avversario non appena si presenta l’occasione. Stupendo il contropiede che porta al gol del vantaggio sull’asse Pirlo-Tevez-Pogba. La Lazio non compie ancora il salto di qualità. La squadra di Pioli prova a mordere all’inizio, ma dopo lo svantaggio è incapace di reagire e non impensierisce mai Buffon. Imbarazzante il duello a centrocampo dove i laziali perdono quasi tutti i duelli.
Vince anche la Roma e tiene il passo della capolista, ma la squadra di Garcia è apparsa meno forte della Juventus. La vittoria dei giallorossi, arrivata in rimonta, è stata sofferta. A Bergamo la Roma è stata poco brillante, ma con le assenze di alcuni titolari contava solo vincere. L’Atalanta meritava qualcosa in più, perché ha messo spesso alle corde i giallorossi, soprattutto all’inizio dove ha sprecato il 2-0 con Baselli, che ha colpito la traversa. Il Napoli (3-3) non riesce a rispondere alla coppia di testa. La squadra di Benitez si fa fermare in casa dal Cagliari e lo scudetto torna a rimanere un sogno. Il pari sa di sconfitta, perché gli azzurri non sono stati in grado di amministrare né un doppio vantaggio maturato alla mezz’ora né il 3-2 di De Guzman dopo il momentaneo pareggio dei sardi. Il Napoli in difesa ha commesso troppi errori che hanno permesso alla squadra di Zeman di recuperare, che alla distanza è parsa più tonica sul piano fisico e ha dimostrato carattere nel conquistare un pari pesante in chiave salvezza.
L’alta classifica mette i brividi al Genoa (1-1) che in casa non va oltre il pareggio (giusto) contro il Palermo, squadra in un momento positivo. Per i rossoblù sfuma l’aggancio al terzo posto, ma i siciliani non hanno demeritato. Gara vivace e ricca di emozioni, con le squadre che giocano a viso aperto, creando diverse occasioni da gol. Nel primo tempo il gol di Dybala e il pareggio genoano con Bertolacci. Poi tante occasioni per vincere la partita, ma il risultato non cambia. Il Genoa resta in zona alta, mentre il Palermo conquista un punto fondamentale per la salvezza. Il Cesena (1-1) conquista un punto pesante contro la Sampdoria, che non approfitta del mezzo passo falso del Napoli per conquistare il 3° posto. Il primo tempo è senza emozioni, poi ripresa più animata. Passa il Cesena e la Sampdoria pareggia grazie ad un autorete. I blucerchiati si svegliano e nel finale assediano l’aerea del Cesena, senza però riuscire a chiudere la partita. Molto merito va al promettente portiere Leali (di proprietà juventina) decisivo su Okaka e Bergessio.
Milan e Inter (1-1) si dividono la posta in palio, un punto che scontenta entrambe le squadre in ottica 3° posto. Gli 80.000 di San Siro hanno assistito a un derby noioso, brutto, costellato da molti errori e privo di emozioni, a parte i due gol e le traverse colpite da El Shaarawy e Icardi. La gara è stata equilibrata, ma mediocre dal punto di vista del gioco, che rispecchia l’attuale basso livello tecnico delle squadre milanesi. Fischi al termine per due squadre ormai comprimarie del campionato. Anche Udinese-Chievo termina 1-1, ma la notizia è la 200° rete in A di Totò Di Natale nella sua 400° partita. Un gol ogni due partite. Straordinario. Di Natale entra nel club dei bicentenari in A raggiungendo Piola, Totti, Nordhal, Meazza, Altafini e Roberto Baggio. Pari giusto al Friuli che serve più al Chievo, bravo a rispondere a Di Natale con spirito di sacrificio premiato dal gol di Radovanovic a 15’ dal termine.
A Verona (1-2) si rivede la vera Fiorentina, che si rilancia per i posti che valgono l’Europa. Una vittoria che attenua la crisi viola ed è ossigeno per la classifica. A decidere la partita è Cuadrado, dopo che la Fiorentina schiaccia il Verona nella sua metà campo, creando diverse buone occasioni. Ai veneti non basta Toni e la forza d’orgoglio nel finale. Il Sassuolo (0-1) fa il colpaccio in trasferta contro il Torino. A tre minuti dal termine Floro Flores regala la vittoria agli emiliani e apre ufficialmente la crisi del Torino, fischiato dal proprio pubblico per la mancanza di risultati, di gioco e di personalità. Il Parma (0-2) sprofonda nello scontro diretto contro l’Empoli. Per gli emiliani è la decima sconfitta in campionato, ma la società conferma per ora Donadoni nonostante l’ultimo posto. Per l’Empoli è la prima vittoria in trasferta, maturata grazie a un gioco propositivo, sempre alla ricerca del gol.
Classifica 12° giornata
Juventus 31; Roma 28; Napoli 22; Sampdoria 21; Genoa 20; Lazio 19; Udinese e Milan 18; Inter 17; Fiorentina 16; Sassuolo 15; Verona e Palermo 14; Empoli 13; Torino 12; Cagliari 11; Atalanta 10; Chievo 9; Cesena 8; Parma 6;