È così che gli svizzeri percepiscono la situazione attuale della politica internazionale, lo studio “Sicurezza 2017” rivela alcuni dati interessanti su come viviamo questi tempi
L’elettorato svizzero si sente molto sicuro e guarda in modo ottimistico al futuro del nostro Paese. Quest’anno ripone una fiducia nettamente superiore alla media nelle autorità civili e nelle istituzioni, oltre a dirsi soddisfatto dell’Esercito svizzero. Al contrario, lo sviluppo futuro della situazione politica a livello mondiale continua a essere valutato in modo pessimistico dalla popolazione svizzera. Le cittadine e i cittadini attribuiscono una priorità elevata alla lotta al terrorismo. Il 29% degli intervistati ha cambiato le proprie abitudini di viaggio a causa del terrorismo.
L’elettorato svizzero s’informa sulla politica di sicurezza e l’esercito prevalentemente attraverso i media tradizionali, quali i giornali, la televisione e la radio. Questo è quanto emerge dai risultati dello studio «Sicurezza 2017» svolto dall’Accademia militare presso il Politecnico federale di Zurigo e dal Center for Security Studies, sempre del PF di Zurigo e pubblicato dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport.
Sicurezza e ottimismo
Secondo lo studio i cittadini svizzeri si sentono molto sicuri. Il senso di sicurezza generalizzato si attesta al 93%, il valore più alto di sempre. Anche negli spazi pubblici il 79% dichiara di sentirsi al sicuro. Rispetto al 2016 significativamente più persone guardano con ottimismo al futuro del Paese. Inoltre per quanto concerne la fiducia, lo studio dimostrerebbe che nel 2017 la fiducia nelle istituzioni e nelle autorità si situa al di sopra della media pluriennale. La fiducia nella polizia continua a presentare il valore più elevato, seguita da quella nei confronti dei tribunali. Al terzo posto troviamo il Consiglio federale con 7,1. Le posizioni intermedie sono occupate dall’economia svizzera, dall’esercito e dal Parlamento federale.
La minor fiducia continua a essere riposta nei partiti politici e nei media. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, la fiducia nei confronti di queste ultime due categorie è aumentata significativamente.
Valutazione pessimistica della situazione politica internazionale
L’elettorato svizzero ha una visione molto pessimistica della situazione politica mondiale futura. Quest’opinione negativa nei confronti della realtà internazionale si attesta, proprio come nel 2016, al livello più alto di sempre.
Così l’89% degli intervistati appoggia, secondo lo studio, l’intensificazione della lotta al terrorismo. In conseguenza degli attentati terroristici all’estero il 29% dei cittadini svizzeri dichiara di aver modificato le proprie abitudini di viaggio. A causa del terrorismo su scala mondiale il 40% degli intervistati trascorre le proprie vacanze soltanto in Europa e il 35% ha paura di visitare grandi città.
Neutralità e scarsa disponibilità all’apertura
La neutralità continua a godere di ampi consensi da parte dell’elettorato svizzero. Il 95% degli intervistati si dichiara favorevole al suo mantenimento e per l’84% questo principio è collegato in modo indissolubile all’idea svizzera di Stato.
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