Potrebbero esserci anche partiti italiani tra quelli che ricevono finanziamenti dalla Russia
La politica italiana è investita da una nuova polemica: un rapporto dell’intelligence Usa rivela finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri tra i quali potrebbero figurare anche quelli italiani. La rivelazione mette scompiglio e accende gli animi soprattutto in Italia dove, a pochi giorni dal 25 settembre, potrebbe stravolgere il risultato delle elezioni politiche. Secondo il rapporto dell’intelligence statunitense, infatti, dal 2014 a oggi, la Russia ha finanziato con 300 mln di dollari i partiti politici in diversi Paesi del mondo.
Riunione Copasir per fare chiarezza
Mentre tra i partiti coinvolti alla campagna elettorale italiana si accende la polemica con la richiesta di una maggiore chiarezza, è il presidente del Copasir e senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso, a margine di un punto con la stampa italiana a Washington, che nel tentativo di ridimensionare la polemica informa che l’Italia non risulta ancora coinvolta: “Allo stato, dalle informazioni che mi sono state date, non risulta che il nostro Paese ci sia, ma sono ancora informazioni parziali. Per questo io ho convocato il Copasir venerdì mattina”, afferma il presidente Urso. Il senatore di FdI però ha affermato che le cose possono ancora cambiare, per questo urge la necessità di fare chiarezza, ma ad oggi “la percezione che negli Stati Uniti c’è di Giorgia Meloni è quella della piena affidabilità – rassicura Urso, soprattutto rispetto al sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino – Giorgia Meloni quello che dice realizza, quello che promette poi mantiene, coerenza, affidabilità e capacità di esprimersi in maniera chiara e diretta sono qualità che gli americani apprezzano”.
La reazione dei partiti
I partiti impegnati nella campagna elettorale ormai avvelenata da questa notizia chiedono a gran voce di fare chiarezza. Per leader di Impegno Civico Luigi Di Maio “il dossier potrebbe non essere uno. Il presidente Urso fa una dichiarazione molto cauta, non esistono affermazioni di assoluta certezza”. Ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, il Ministro degli Esteri Di Maio aggiunge: “sono settimane che dico che c’è un rischio di ingerenze russe nella campagna elettorale italiana. Putin ci ha fatto salire di 10 volte le bollette e ora sta provando ad ingerire nella campagna elettorale. Noi non abbiamo certezza, però è per questo che io chiedo l’istituzione di una commissione d’inchiesta tra partiti italiani e il mondo russo”.
Chiede la verità sulla questione anche Enrico Letta del Pd: “Questa sconvolgente rivelazione sui possibili finanziamenti russi ai partiti politici ha sconvolto il film della campagna elettorale. Bisogna chiedere la verità oggi rispetto a questa vicenda, prima del voto. Lo chiediamo al governo, se ha delle evidenze bisogna che vengano immediatamente mostrate e oggetto del dibattito politico. Chiediamo al governo di dirlo subito, chiediamo che venga fatta chiarezza, è di per sé una vicenda gravissima” afferma il segretario del Pd.
Mette subito le mani avanti Giorgia Meloni affermando che “sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri” aggiungendo che procederà con una querela a Repubblica per le illazioni fatte su FdI in proposito. Per Forza Italia è Berlusconi stesso che rassicura: “Il nostro finanziamento è quanto di più trasparente ci può essere anche perché fino a quando la legge lo ha consentito me ne sono fatto carico integralmente io” – ha affermato Silvio Berlusconi mentre punta il dito sul Partito Comunista Italiano, che “per tutti gli anni della guerra fredda, anche quando i missili nucleari sovietici erano puntati sul nostro Paese” ha incassato “gli unici fondi provenienti da Mosca che finora sono stati dimostrati e accertati”. Sentendosi gli occhi puntati, la Lega annuncia querele a chiunque citi impropriamente il partito e Matteo Salvini. Il leader del Carroccio afferma chiaramente “Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia”.
Usa avverte, la Russia risponde
Fino adesso però l’intelligence Usa non ha dato maggiori informazioni sul dossier sui finanziamenti politici occulti russi, come specifica il portavoce del dipartimento di stato Usa Ned Price affermando che non vi è “nessuna informazione specifica su Paesi o regioni, la nostra preoccupazione è di natura globale” e accusa Mosca e la sua campagna poiché “è un attacco alla sovranità dei Paesi” che Washington sta condividendo con alleati e partner svelando i tentativi russi di interferenza nelle elezioni di altre nazioni, compresi gli Usa. La risposta russa arriva attraverso l’agenzia Agi interrogando la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che sarcasticamente chiede quando “l’intelligence americana ci racconterà quanto spende per i politici italiani”.
Redazione La Pagina