Un rimorchiatore battente bandiera italiana è stato sequestrato sabato scorso nel golfo di Aden con a bordo sedici membri dell’equipaggio, 10 dei quali italiani. La notizia, diffusa da fonti locali, è stata confermata dalla Farnesina, che ha precisato che sulla vicenda è stato subito avviato un coordinamento interministeriale ed internazionale. Il sequestro è avvenuto intorno alle 11:00 locali (le dieci in Italia), quando il comandante della nave ha lanciato l’allarme, dichiarando di essere stato attaccato.
Il rimorchiatore è il Buccaneer, di proprietà della Micoperi Marine Constructors di Ravenna, il cui titolare, Claudio Bartolotti, ha detto che la nave – di 75 metri – stava portando due bettoline da Singapore verso Suez. Monaldo Bolognini, comandante della base operativa di Ortona della società, ha detto che l’ultimo contatto con la Buccaneer è avvenuto intorno alle 12:30 italiane. “Come ogni giorno abbiamo ricevuto la consueta comunicazione sulla rotta, la velocità e su eventuali problemi – ha raccontato – mezz’ora più tardi ci hanno detto che erano circondati dai pirati. Da allora non abbiamo avuto più contatti”. Il comandante del rimorchiatore è Mario Iarlori, 51 anni, originario di Ortona, in provincia di Chieti. Del gruppo farebbero poi parte due pugliesi, Ignazio Angione, di 54 anni, direttore di macchina, e Filomeno Troilo, cuoco, di 60 anni, tutti e due residenti a Molfetta, in provincia di Bari; altri tre proverrebbero dalla provincia di Napoli: Vincenzo Montella, Giovanni Vollaro e Bernardo Borrelli. Gli altri sarebbero originari di Latina, Trapani e Teramo. I sequestrati sarebbero tutti in buone condizioni, stando a quanto ha dichiarato a Nairobi Andrew Mwangura, responsabile del programma di assistenza marittima per l’Africa Orientale. Oltre ai 10 connazionali, l’equipaggio comprende un croato e cinque romeni. Facendo intendere di avere contatti con fonti locali, Bartolotti ha riferito di aver avuto “notizie rassicuranti”.