In passato la lotta alla zoppina degli ovini si basava sull’esame clinico annuale degli unghioni. Grazie a nuove informazioni relative alla diffusione (epidemiologia) e allo sviluppo di un nuovo test da laboratorio è stato possibile fare un importante passo in avanti
Nel Cantone dei Grigioni la zoppina viene contrastata dal 1990, mentre dal 2011 tutti gli allevamenti di ovini del Cantone dei Grigioni vengono sottoposti ogni anno in maniera capillare a un controllo in primavera. Per tale controllo ciascuna pecora doveva essere riposta sul dorso per poter valutare singolarmente ciascun unghione. Nel Cantone dei Grigioni si contano 47’075 ovini allevati in 823 aziende. Ciò corrisponde a una media di 57 ovini per ciascuna azienda (stato rilevamento delle strutture 2015 eseguito dall’Ufficio per l’agricoltura e la geoinformazione, UAG). Anche nel Cantone di Glarona, in cui 2009 pecore sono suddivise tra 74 aziende, dal 2013 sussiste un obbligo di risanamento. In aggiunta, ogni anno il Cantone dei Grigioni e il Cantone di Glarona accolgono circa 12’000 ovvero circa 2000 pecore provenienti da altri Cantoni per l’estivazione. Attualmente l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sta elaborando le basi per la lotta alla zoppina in tutta la Svizzera.
Il test
Con un test di laboratorio di nuova generazione, la cosiddetta reazione a catena della polimerasi (PCR), in laboratorio è possibile provare la presenza del DNA (idioplasma) del Dichelobacter nodosus e pertanto dell’agente patogeno stesso. Il test è in grado di distinguere tra ceppi batterici benigni e maligni (virulenti). Il prelievo dei campioni avviene con un tampone nello spazio tra gli unghioni, il quale successivamente viene immerso in una soluzione tampone e analizzato in laboratorio.
Selezione delle pecore da cui prelevare un campione
Non è necessario controllare tutti gli animali allevati in un’azienda. È sufficiente se i campioni vengono prelevati da un numero di pecore calcolato secondo metodi statistici. A seconda delle dimensioni dell’azienda, il numero massimo può arrivare a 30 animali. Ciò vale anche per grandi effettivi. Piuttosto, risulta essere importante una selezione corretta delle pecore: gli animali esposti a un elevato rischio di malattia devono essere sottoposti obbligatoriamente al controllo: animali zoppicanti, animali che presentano alterazioni agli unghioni, nuovi acquisti, montoni e animali da esposizione.
In allevamenti di ovini che contano diverse stalle, è necessario prelevare campioni in tutte le sezioni.
Dr. med. vet. Giochen Bearth Sostituto veterinario cantonale
La zoppina – la malattia degli unghioni
La zoppina è una malattia degli unghioni dolorosa che colpisce gli ovini. Essa è provocata da un’infezione causata dai batteri Dichelobacter nodosus e Fusobacterium necrophorum. Il primo batterio esiste in due forme diverse: una forma benigna e una virulenta (maligna). Di solito la forma benigna del batterio causa solamente delle alterazioni di poco conto, quali una patina viscida nello spazio tra gli unghioni. Con l’ausilio di cosiddette proteasi (enzimi), la forma virulenta (maligna) del batterio è invece in grado di dissolvere il materiale corneo. Ciò comporta la distruzione (compromissione) e il distacco del materiale corneo e in casi gravi l’esungulazione. Un’ulteriore caratteristica peculiare della zoppina virulenta è rappresentata dall’odore tipico degli unghioni. Il secondo batterio, ossia F. necrophorum, è molto diffuso nell’ambiente. Tale batterio contribuisce allo sviluppo della zoppina, tuttavia da solo non è in grado di provocare la malattia.