Diversi politici chiedono ancora una volta più trasparenza per quanto riguarda le lobby
Dopo l’affare intorno alla Consigliera nazionale Christa Markwalder che su ordine di un’agenzia di pubblicità e il suo cliente kazako ha fatto un’interpellanza in Parlamento, diversi politici svizzeri tornano a chiedere maggiore trasparenza e regole più dure per quanto riguarda le lobby. Da anni il Consigliere nazionale dei Liberali Andrea Caroni chiede che i biglietti d’entrata siano regolati più severamente. Oggi ogni parlamentare ha la possibilità di dare a due persone di scelta propria una carta d’entrata* e tante di queste andrebbero alle lobby. Un sistema che porti più trasparenza lo presenta il Consigliere nazionale Lukas Reiman dell’UDC, secondo lui ci vorrebbe un registro dal quale risulta quale persona è impegnata in quali ordini delle lobby e quali sono gli interessi. Anche il Consigliere nazionale Andy Tschümperlin del PS si associa a questi pareri e cercherà di “unirsi a Reimann e Caroni durante la sessione estiva per presentare un intervento comune”, viene citato da 20Minuten.
Un altro politico che vuole impegnarsi di più, volendo lanciare addirittura un’iniziativa popolare, è il Consigliere statale senza partito Thomas Minder (autore dell’iniziativa contro le retribuzioni abusive dei top manager). “Se avessi 300’000 franchi presenterei ancora oggi alla Cancelleria federale un testo per l’iniziativa da esaminare”, viene citato Minder dalla NZZ. Minder sostiene che in futuro i parlamentari dovrebbero poter dare le carte d’entrata solo a membri della famiglia o a collaboratori personali.