La segnalazione di situazioni a rischio alle autorità di protezione dei minori è retta da nuove regole per garantire che i bambini in tenera età siano meglio tutelati da maltrattamenti e abusi
I bambini in tenera età saranno meglio tutelati da maltrattamenti e abusi. Il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore al 1° gennaio 2019 la relativa modifica del Codice civile svizzero.
La segnalazione di situazioni a rischio alle autorità di protezione dei minori è quindi retta da nuove regole. In futuro non incomberà soltanto alle persone operanti in veste ufficiale, ovvero insegnanti, operatori sociali e altri, avvisare le autorità se sospettano che sia in pericolo il bene di un minore. Saranno soggetti all’obbligo di segnalazione anche coloro che per motivi professionali intrattengono contatti regolari con minori, come gli educatori di asilo nido o gli allenatori professionisti.
Dovranno quindi far intervenire l’autorità se, in base a indizi concreti, ritengono minacciata l’integrità fisica, psichica o sessuale di un bambino e non possono proteggerlo da sé.
Diritto di segnalazione per persone vincolate al segreto professionale
Anche le persone vincolate al segreto professionale secondo il Codice penale, come ad esempio medici o avvocati, possono ora rivolgersi all’autorità di protezione dei minori se la segnalazione risponde all’interesse del bambino. Avranno quindi il diritto di avvisare l’autorità, mentre finora potevano farlo soltanto in presenza di un reato.
Il Parlamento aveva approvato le nuove regole di segnalazione nella sessione autunnale 2017. Il Consiglio federale aveva proposto tale modifica nel 2015 in adempimento della mozione dal titolo “Proteggere i minori dai maltrattamenti e dagli abusi sessuali”, depositata dall’allora consigliera nazionale Josiane Aubert.
Assunzione di una curatela a titolo puramente volontario
Nella sessione autunnale 2017 il Parlamento aveva deciso che a nessuno potrà più essere imposto di assumere una curatela. Il diritto vigente consente di nominare curatore una persona anche contro la sua volontà, ma tutti i Cantoni rinunciano ad avvalersi di tale possibilità. In futuro l’assunzione di una curatela avverrà a titolo puramente volontario. La modifica risale all’iniziativa parlamentare chiamata “I cittadini non devono essere nominati curatori contro il loro volere!”, lanciata dall’allora consigliere nazionale Jean-Christophe Schwaab nel 2012.
Entrambe le modifiche del Codice penale poste in vigore dal Consiglio federale erano state approvate dal Parlamento alla fine del 2017.
A proposito di educazione non violenta
“Benché molti genitori e molte persone di riferimento dei bambini siano consapevoli del diritto dei bambini a un’educazione non violenta, in Svizzera la violenza sui minori resta un problema sociale diffuso”, sottolinea Protezione infanzia Svizzera. Inoltre, secondo l’organizzazione, da alcuni studi condotti in diversi paesi europei risulta che la violenza in ambito educativo diminuisce in maniera considerevole e duratura se si adottano disposizioni legali chiare, accompagnate da misure di sensibilizzazione su ampia scala. Protezione dell’infanzia Svizzera si impegna pertanto per una soluzione giuridica, che si opponga fermamente all’educazione violenta.